Novembre 2020

Mercati finanziari che continuano imperterriti la loro scalata raggiungendo traguardi che solo a marzo erano inimmaginabili, alzi la mano chi lo aveva previsto.

Nessuno eh! 

Ormai la capitalizzazione globale dei mercati azionari sfiora i 100 trilioni di dollari: 

Se non altro questo 2020 ci ha fatto capire quanto sono inutili le previsioni economiche, mi ricordo come a fine 2019 tutti erano concordi nel prevedere un nuovo anno roseo, nessuna recessione poteva essere in arrivo.

Quanto presto fanno a cambiare le cose.

Nei primi mesi di quest'anno poi, con quello che è successo, chi poteva anche solo prevedere che a fine anno saremmo stati sui massimi?

Dei distinguo comunque vanno fatti tra paese e paese.

Se guardiamo agli Stati Uniti troviamo un indice SP500 che è lassù sopra ai massimi del 2019.

Il nostro bistrattato FTSE MIB invece rimane sempre indietro rispetto agli altri anche se c'è da dire che a novembre sembra aver preso un po' più di forza.

Il seguente grafico parla da sè:

Ti lascio immaginare quale sia la linea dell'SP500 e quale la linea del FTSE MIB.

L'SP500 da inizio anno guadagna oltre il 10% mentre il FTSE MIB è a -7%.

Una differenza che è anche diretta conseguenza di una diversa composizione dei due indici.

Quello statunitense che al suo interno ha tra le migliori società tech del mondo che, dal Covid, hanno avuto un ulteriore grande vantaggio.

Nell'indice italiano la fanno da padrone le grandi banche e le società energetiche che non hanno passato il miglior periodo della loro storia in questi ultimi anni.

Da una parte le banche che hanno subito la stagnazione/depressione dell'economia reale italiana degli ultimi dieci anni e dall'altro le società energetiche che hanno visto diminuire il prezzo del petrolio fino a raggiungere valori negativi lo scorso mese di marzo.

E non vi faccio vedere il confronto tra i due indici a partire dalla crisi del 2008 perchè la situazione sarebbe ancora più impietosa.

Chi non aveva una buona quota del proprio portafoglio investita in azionario statunitense purtroppo non ha fatto molto bene.

Durerà ancora per molto questa divergenza? 

Domanda da sfera di cristallo.

Ma arriviamo adesso alle cose più interessanti del mese di novembre che ho pensato di condividere con voi.

Ho scovato un'intervista molto interessante a Brunello Cucinelli, imprenditore del cashmere titolare dell'omonima società, fatta da uno scrittore di San Francisco ormai cinque anni fa.

Un segno che il made in Italy ha sempre il suo fascino e richiama persone anche da molto lontano per ascoltare le storie dei suoi protagonisti:

Intervista a Brunello Cucinelli

"We went public, and we have more than 50 percent American investors as shareholders. Before going public, I said to them, Are you looking for a company that grows very fast, that makes profits that are too high, in our view, quick profits?

Do not invest in our company.

Un'intervista molto lunga ma che spiega molto bene la cultura che l'imprenditore umbro ha saputo infondere nella sua azienda e sull'importanza di essere autentici in un mondo sempre più social e dominato da internet.

Peccato invece che le azioni di Brunello Cucinelli non siano mai a sconto anzi mi sembrano sempre troppo costose per i miei gusti e, anche se le seguo da quando sono quotate in borsa, non ho mai avuto il coraggio di premere sul pulsante "buy", sbagliando ovviamente.

In questa intervista Alessandra Gritti, vice presidente di Tamburi Investment Partners, ci spiega quali caratteristiche cercano nelle società in cui investono:

"- la presenza di un management di qualità, con esperienze di successo e con una prospettiva di lungo periodo, che mantenga la guida operativa dell’azienda;
- un vantaggio competitivo nel mercato di riferimento ed aspettative di crescita sostenibile;
- una dimostrata capacità e volontà di ulteriore crescita, anche per linee esterne e il conseguimento di risultati sempre più positivi, nell’ottica di generare consistenti flussi di cassa;
- il potenziale interesse - in caso di società non quotate - a valutare un percorso di quotazione in Borsa laddove ve ne fossero le condizioni."

Anche Tamburi Investment Partners è un ottima società del panorama italiano e, dalle caratteristiche elencate qui sopra, la loro filosofia di investimento mi pare molto simile a quella di Warren Buffett.

Parlando dell'indice FTSE MIB mi sono andato a rivedere il grafico di lungo periodo e più lo guardo e più mi sto convincendo di una cosa.

I prezzi ormai sono intrappolati in una congestione che dura da 12 anni (dalla crisi Lehman) e il COVID a marzo aveva riportato i valori intorno ai minimi raggiunti a metà 2016, periodo in cui gli inglesi avevano votato a sorpresa a favore della Brexit:

Al di là di tutte le negatività che si dicono all'interno del nostro paese io mi sto convincendo sempre più che questa sia una lunga fase di accumulazione, quindi una fase che prelude a un aumento dei prezzi azionari italiani.

Cosa conviene fare quindi?

Quando ci saranno momenti di debolezza cercherò di approfittarne acquistando azioni delle migliori società italiane.

Se invece non fossi appassionato di stock picking ma volessi prendere posizione nel mercato azionario italiano inizierei con un piano di accumulo su un ETF che investe sul FTSE MIB.

Sempre tenendo presente che non è detto che sia domani o l'anno prossimo che questa congestione sarà rotta al rialzo, potrebbe andare avanti ancora un bel po' di tempo.

Mi ricorda molto il grafico dell'indice giapponese, il Nikkei, che è rimasto in una congestione del genere per circa vent'anni e ne è uscito solo recentemente.

Ci vorrà molta disciplina e pazienza ma, secondo me, questi prezzi fra 10 anni li vedremo come una grande occasione di acquisto.

Ecco adesso che l'ho scritto prepariamoci a tornare sui 12.000! 

Siamo abituati a pensare alle start-up come di piccole imprese fondate per la maggior parte da persone giovanissime.

Dalle statistiche che ho trovato in questo articolo non sembra proprio essere così.

Anche la cosiddetta mezza età può essere un'età ottima per iniziare e mettere in pratica la propria idea di impresa:

La probabilità di successo di una start-up aumenta con l'aumentare dell'età fino ad arrivare alle percentuali maggiori nel decennio tra i 50-60 anni.

Credo quindi di poter tranquillamente dire che l'esperienza conta!

Novembre mese di festa per molte delle società che fanno parte dei cosiddetti dividend aristocrats e che hanno aumentato il proprio dividendo.

Ricordo che i dividend aristocrats sono un elenco di società statunitensi che hanno aumentato i propri dividendi per più di 25 anni consecutivi.

In ordine alfabetico:

Aflac aumenta del 17,9%
Automatic Data Processing aumenta del 2,2% 
Becton Dickinson aumenta del 5,1%
Brown Forman aumenta del 3,0%
Emerson Electric aumenta del 1,0%
Hormel Foods aumenta del 5,4%
McCormick aumenta del 9,7%
Roper Technologies aumenta del 9,8%

E qui in Italia? 

A novembre è stata la volta di Terna e Snam le quali hanno dichiarato i loro acconti dei dividendi.

Terna ha aumentato l'acconto dell'8% ed è già stato pagato il 25 novembre.

Tra l'altro alla presentazione del nuovo piano industriale il CEO di Terna ha dichiarato che il dividendo è previsto in crescita dell'8% annuo dal 2021 al 2023.

Snam invece ha aumentato l'acconto del dividendo del 5% e questo verrà pagato il 20 gennaio 2021.

Per la serie corsi e ricorsi storici due immagini emblematiche a confronto:

Questa probabilmente l'hai già vista e ritrae persone disoccupate che facevano la fila per un pasto gratis negli anni della grande depressione:

Adesso invece per ottenere un po' di cibo dalle food bank (una sorta di mensa dei poveri) le file si fanno comodamente seduti in auto:

Cambiare tutto per non cambiare niente.

Prima di chiudere vi volevo lasciare con una citazione che mi ha fatto molto pensare.

Una citazione di Nassim Nicholas Taleb, grande pensatore contemporaneo, che riesce sempre a cogliermi di sorpresa grazie alle sue idee/pensieri controintuitivi:

"The world we live in is vastly different from the world we think we live in."

E anche per questo mese è giunto il momento di cliccare sul pulsante invia.

Al prossimo mese.

Davide Rosa

Finito di scrivere il 1 dicembre 2020

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