Ottobre 2022

Buon inizio mese a tutti!

Il periodo di sofferenza per i principali indici finanziari in questo 2022 sembra non finire più.

Definire sfidante questo momento è riduttivo con mercati "nervosi" e molto pessimisti per gli eventi negativi che si susseguono di settimana di settimana.

Guerra, energia, inflazione in un loop che si autoalimenta e non sembra avere fine.

Non rimane che guardare all'analisi tecnica che, per quanto poco, in queste situazioni, aiuta a inquadrare meglio i movimenti dei mercati.

Ecco qui il grafico aggiornato dell'SP500:

Il mese di settembre ha chiuso rompendo al ribasso il canale ribassista che intrappola i prezzi dalla fine del 2021.

Per quanto sia un evento già verificatosi tra giugno e luglio, rimane  un segnale negativo che rende necessario osservare i prezzi nei prossimi giorni per capire se riescano a riprendere il supporto o meno.

Nonostante tutto mi aspetterei un rimbalzo, magari verso i 3800-3900 punti, solo per il fatto che il sentiment dei mercati è talmente bearish che di solito succede il contrario:

Quello che è sicuro è che dai mercati, in un anno come questo, è inutile aspettarsi molto.

Come scritto nella newsletter del mese scorso finchè i prezzi hanno questa tendenza ogni rimbalzo è più probabile che sia di breve respiro e che le vendite tornino a farla da padrone.

La FED poi sembra non volersi fermare con i rialzi dei tassi anche se qualche problema, come si è visto negli ultimi giorni, inizia a presentarsi.

Prima la Banca centrale inglese che deve intervenire a causa delle difficoltà di alcuni fondi pensione, adesso i rumors sui problemi della banca svizzera Credit Suisse.

Al di là di possibili rimbalzi quindi, tecnicamente, mi aspetterei che tutto questo movimento ribassista arrivi a toccare almeno il livello intorno ai 3300 punti che rappresenta il picco raggiunto dall'indice SP500 pre covid:

Non manca poi molto dai livelli attuali, circa un 5%.

Chiudo questa prima parte della newsletter con quanto detto da Bruce Flatt, di Brookfield Asset Management, all'investor day di qualche giorno fa:

“Every crisis we have is always the worst crisis we’ve ever had. If you have a long term plan, these things come and go. You can capitalize on these situations.”

Trad: Ogni crisi sembra sempre la peggiore che abbiamo mai avuto. Se hai un piano a lungo termine, queste cose vanno e vengono e situazioni del genere le puoi sfruttare.

Quando si è concentrati su quello che succede giorno dopo giorno è sempre difficile guardare oltre, ecco perchè trovo sempre di grande aiuto la capacità di contestualizzare di un investitore di successo come lui.

 

E ora passiamo a quello che vi voglio condividere del mese appena trascorso.

Vediamo come i risultati ottenuti dal classico portafoglio 60/40 (composto al 60% da azioni e 40% da obbligazioni) riescano facilmente a dimostrare che nel 2022 è stato veramente difficile trovare un "safe heaven"

L'anno non è ancora finito ma il risultato finora raggiunto (meno 20,6%) fa concorrenza solo al 2008.

In un bear market del genere dove sia il mercato azionario che quello obbligazionario subiscono vendite pesanti i benefici della diversificazione sono molto esigui. 

Un investitore che si trovi in una situazione del genere dovrà mantenere nervi saldi e molta pazienza sperando che nel suo portafoglio ci siano società e obbligazioni in grado di superare questa tempesta.

Ripensando a come cambiano velocemente le cose volevo ricordare le azioni cosiddette "growth" di cui si continuava a parlare in questo stesso periodo del 2021.

Vedendo che fine hanno fatto i prezzi di queste azioni sembra quindi che pagare società 50 o addirittura 100 volte gli utili (se e quando li facevano) non funzioni.

Solo per citarne alcune:

Paypal -55%
Peloton -80%
Shopify -80%
Zoom -60%

Puoi anche avere un'ottica temporale di lungo periodo ma quando il prezzo pagato è troppo alto i rischi che qualcosa vada storto aumentano a dismisura, come poi puntualmente si è verificato.

Solo come esempio metto il grafico delle azioni Shopify dall'inizio dell'anno, il trend è simile per tutte le altre.

Per non parlare poi di tutte le IPO del 2021 che si sono trasformate in un'orgia di capitali (persi) dagli investitori.

Mi tornano in mente per esempio Lucid (-60% YTD) e Rivian (-68% YTD), azioni "pompate" con la scusa dell'elettrico che gli utili neanche sapevano, e non sanno ancora, cosa siano.

Sembra quindi che da azioni "growth" ad azioni "degrowth" sia un attimo.

Ma soprattutto è fondamentale fare attenzione alla narrativa che circola, di solito, su un gruppo di azioni con l'obiettivo di venderle come fossero il nuovo "eldorado".

In questi casi meglio starne del tutto alla larga.

Dopo il normale rallentamento di agosto i dividendi sono tornati a pieno regime in Settembre.

Ecco le principali società che hanno annunciato un aumento:

- Accenture ha aumentato del 15,5%
- American Tower ha aumentato del 2,8%, si tratta del terzo aumento del dividendo dall'inizio dell'anno, sì, avete letto bene, terzo aumento.
- Honeywell ha aumentato del 5,1%
- Keurig Dr Pepper ha aumentato del 6,7%
- Microsoft ha aumentato del 9,7%
- Philip Morris ha aumentato del 1,6% 
- Starbucks ha aumentato del 8,2%
- Texas Instruments ha aumentato del 7,8%
- Verizon ha aumentato del 2% 
- W.P. Carey ha aumentato dello 0,2% raggiungendo i 24 anni di aumenti consecutivi.

Al momento tra i dividend aristocrats quelli che hanno un dividend yield minore sono:

- West Pharmaceutical Services 0,3%
- Albemarle Corporation 0,5%
- Roper Technologies 0,6%
- Brown & Brown 0,7%
- Standard & Poor's 1,0%

quelli con un dividend yield maggiore sono i seguenti:

- Walgreens Boots Alliance 5,6%
- IBM 5,2%
- 3M 5,1%
- VF Corp. 5,0%
- Leggett & Platt 4,9%

Settembre è stato il mese del "Merge" di Ethereum, l'aggiornamento della blockchain che consentirà di ridurre del 99% l'energia utilizzata dalla rete.

Da un meccanismo basato sul mining, stile Bitcoin, a quello basato sullo staking.

Un'operazione a lungo attesa e molto complessa anche dal punto di vista operativo visto che si è voluto effettuare questo aggiornamento senza bloccare l'attività della blockchain.

Ora il problema maggiore lo avranno tutti quelli che si erano strutturati per guadagnare facendo mining di Ethereum.

Così, per ridere, qualcuno ha già ipotizzato alcuni utilizzi alternativi per le schede video, così necessarie per l'attività di mining, ma del tutto inutili per l'attività di staking.

Per esempio potete utilizzare la scheda video per intrattenere il vostro cane:

In questo thread su Twitter potete trovare gli altri utilizzi. :-D

Piuttosto vediamo adesso se il prezzo delle schede video scende almeno un po' dato che proprio il mining rendeva quasi impossibile comprare una scheda video a prezzi decenti.

Infine, visto che ho scritto di Twitter, colgo l'occasione per ricordarvi che trovate anche me se volete seguirmi, questo il link al mio account.

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Grazie!

E anche per questo mese è giunto il momento di cliccare sul pulsante invia, alla prossima.

Davide Rosa

Finito di scrivere il 3 ottobre 2022

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