Settembre 2022

Buon inizio mese a tutti!

Diamo subito uno sguardo alla situazione dei mercati finanziari partendo da dove ci eravamo lasciati il mese scorso, quando scrivevo:

"Sarà molto importante osservare come il prezzo reagirà una volta arrivato vicino alla resistenza che passa intorno ai 4300-4400 punti".

Il prezzo ha toccato i 4325 punti e dobbiamo quindi prendere atto del fatto che la reazione è stata decisamente negativa, dato che ha perso in poco tempo un 10%.

Come vedete nell'immagine adesso siamo nel mezzo del canale ribassista, nella terra di nessuno:

Difficile dire adesso cosa succederà, certo è che i prezzi sembrano diretti a ritestare i minimi di giugno e, se così fosse, sarebbe un altro meno 10% dai livelli di questi giorni.

Sta di fatto che finchè i prezzi rimangono all'interno di questo canale il trend rimane al ribasso.

La mia opinione è che non ci saranno nuovi minimi ma aspettatevi alti e bassi anche repentini da un giorno all'altro.

In questo periodo non ci si può aspettare molto di più viste anche le parole di Jerome Powel al summit di Jackson Hole lo scorso venerdì 26/08:

“Restoring price stability will take some time and requires using our tools forcefully to bring demand and supply into better balance. Reducing inflation is likely to require a sustained period of below-trend growth. Moreover, there will very likely be some softening of labor market conditions. While higher interest rates, slower growth, and softer labor market conditions will bring down inflation, they will also bring some pain to households and businesses. These are the unfortunate costs of reducing inflation. But a failure to restore price stability would mean far greater pain.”

Powell ha detto molto chiaramente che per riportare l'inflazione a livelli più normali sarà necessaria una crescita più lenta per un prolungato periodo di tempo.

Questo porterà qualche sofferenza a famiglie e imprese.

Insomma, in una parola, un perfetto "spiaze" rivolto a tutti.

Mercati quindi che rimarranno nervosi anche nel prossimo futuro.

Come leggerete nella sezione successiva c'è qualcuno a cui i prezzi bassi vanno bene perchè rappresentano occasioni di acquisto migliori.

Segnalo questa interessante intervista di inizio agosto a Giovanni Tamburi, patron di Tamburi Investment Partners.

Una piccola Berkshire Hathaway tutta italiana che annovera tra le sue partecipazioni aziende come Amplifon, Interpump, Moncler e OVS.

Leggere il suo punto di vista sui mercati finanziari è sempre utile anche per capire cosa ne pensa un addetto ai lavori che vede dall'interno molte aziende e settori diversi.

Tamburi va controcorrente rispetto al sentiment generale: "è il momento perfetto per investire sia in azioni che in obbligazioni." 

Quello che lo preoccupa maggiormente, più che le normali fluttuazioni dei prezzi nei mercati, è: "la percezione di negatività molto superiore a quanto sta succedendo in realtà".

Nonostante le incertezze Tamburi comunque dice chiaramente di investire:

"Il 30-40% perso da alcuni titoli non rispecchia la realtà delle cose.

Quando un'azienda è ben posizionata, ha una buona tecnologia, marchio, know-how, l'investimento è sicuro."

Ecco, su questa sicurezza degli investimenti io non sarei proprio così categorico come Tamburi, ma comunque, se interessati ad approfondire, potete trovare l'intervista  completa cliccando su questo link.

La situazione attuale ha reso sempre più evidente come la tanto pubblicizzata transizione da combustibili fossili a energia verde impiegherà più tempo del previsto.

Anche una persona come Elon Musk, che tanto deve alla spinta "green", lo ha recentemente dichiarato parlando in questi toni(fonte):

"Realisticamente abbiamo bisogno di usare ancora petrolio e gas nel breve termine, perché altrimenti la civilizzazione si sgretolerà.

La transizione energetica è una grande sfida, serviranno decenni per completarla".

Dall'altra parte invece c'è un giovane 92enne che senza tanti proclami già da inizio anno stava prendendo posizione.

Sto parlando, ovviamente, di Warren Buffett e di come ormai abbia costruito una posizione importante nelle aziende dell'industria petrolifera.

Prima con un investimento di 25 miliardi in Chevron e poi con un altro investimento di 12 in Occidental Petroleum.

Con quest'ultimo investimento Berkshire Hathaway possiede una quota pari al 20% di Occidental Petroleum e in agosto è arrivata l'autorizzazione a salire fino al 50% della società.

Una mossa che può far pensare alla volontà di acquistare in futuro l'intera società.

In un'intervista alla CNBC di inizio anno Buffett raccontava di aver deciso di incrementare l'investimento in azioni Occidental dopo aver letto la trascrizione della conference call dell'azienda.

Il piano previsto dalla CEO, Vicki Hollub, si può riepilogare in questi 4 punti:

- investimenti negli assett a maggior rendimento;
- riduzione del debito;
- buyback;
- dividendi.

Buffett commentava così a riguardo:

“I read every word, and said this is exactly what I would be doing. She’s [CEO Vicki Hollub] running the company the right way.”

I dividendi non vanno in vacanza neanche in agosto.

Troverai un po' meno aumenti rispetto al solito ma vale la pena comunque segnalarli.

Partiamo da una delle big petrolifere, l'inglese BP, che ha aumentato del 10% il suo dividendo, molto di più rispetto alle previsioni che erano per un +4%.

- Broadridge ha aumentato del 13%, questa è una società di servizi finanziari molto interessante che da quando è stata quotata (2007) ha sempre pagato un dividendo crescente.
- Carlisle Companies ha aumentato del 39%, si tratta del 46esimo anno consecutivo di aumenti. A Carlisle ne servono "solo" altri quattro per entrare a far parte dei Dividend Kings.
- CBOE Global Markets ha aumentato del 4,2%.
- Dover ha aumentato dell'1%. E' il 67esimo anno consecutivo che Dover aumenta il proprio dividendo.
- Illinois Tool Work ha aumentato del 7%.
- J&J Snack Foods ha aumentato del 10,6%.
- Papa John's ha aumentato del 20%.

Infine, per chi ha azioni ENI, ricordo che a settembre la società petrolifera italiana inizierà a pagare il dividendo in 4 rate nei mesi di settembre, novembre, marzo e maggio, non più in due come era in precedenza.

Lasciamo da parte la negatività che circonda ancora il mondo delle criptovalute e andiamo a vedere i fatti, cioè cosa effettivamente sta avvenendo dietro le quinte.

I fatti sono elencati nella tabella seguente che riepiloga quanto hanno investito nella blockchain diverse grandi società.

Un totale di 6 miliardi di dollari che non penso siano gli ultimi.

Ma queste società stanno investendo quindi in un settore che andrà a sparire?

No, non credo che tutto questo sia solo un abbaglio generale.

Può essere però, che chi vuole più decentralizzazione per avere un cambiamento rispetto al sistema attuale, avrà sì la decentralizzazione, ma si troverà sempre i soliti noti a gestire questo passaggio.

Insomma, dietro alla società XYZ, che magari fra qualche anno imporrà il proprio sistema crittografico, ci sarà sempre Microsoft o un'altra delle big.

Sbaglio?

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Davide Rosa

Finito di scrivere l'1 settembre 2022

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