Agosto 2022

Buon inizio mese a tutti!

Dopo tanto tempo posso aprire questa newsletter con i mercati azionari che hanno chiuso in positivo il mese appena trascorso.

A primo impatto può non essere vista come una grande notizia ma dobbiamo comunque ricordare che era dall'inizio dell'anno che continuavano a scendere o lateralizzare.

Non diamo adito però a facili illusioni, questo potrebbe tranquillamente trasformarsi nel classico "rimbalzo del gatto morto" con il risultato di un ritorno di momenti difficili.

Le variabili da considerare sono indubbiamente molteplici: inflazione alta, banche centrali che in risposta continuano ad aumentare i tassi di interesse, economia che non sembra in gran forma e pericoli di stagflazione sempre più presenti.

Se vi sentite confusi da tutto quello che sta succedendo in ambito economico vi tranquillizzo subito dicendovi che non siete gli unici.

Come ha detto Charlie Munger:

“If you are not confused about the economy, you don't understand it very well.”

Data la difficoltà di prevedere cosa succederà a livello macroeconomico la cosa migliore per navigare in questo mare di incertezza, è seguire i principi dell'investitore inglese Terry Smith:

- buy good companies;
- don't overpay;
- do nothing.

Aggiorniamo anche la situazione dell'indice SP500 dal punto di vista dell'analisi tecnica.

Come potete vedere nell'immagine qui sotto il prezzo continua a essere all'interno del canale ribassista che si è formato dall'inizio del 2022:

 

Sarà molto importante osservare come il prezzo reagirà una volta arrivato vicino alla resistenza che passa intorno ai 4300-4400 punti.

E ora passiamo a quello che vi voglio condividere del mese appena trascorso.

In una recente intervista al Financial Times l'investitore Howard Marks, specialista del mercato obbligazionario, ha dichiarato che i recenti ribassi dei mercati lo hanno portato a comportarsi in modo più "aggressivo" davanti alle opportunità che si sono presentate:

"Today I am starting to behave aggressively. Everything we deal in is significantly cheaper than it was six or 12 months ago."

Un cambio di comportamento significativo per un investitore che seguo da tempo e che negli ultimi anni (dal 2019 almeno) ha sempre suggerito di investire con cautela.

Sull'aspettare esattamente il minimo di mercato ha aggiunto:

“I think the idea of waiting for the bottom is a terrible idea”

E se il mercato dovesse continuare la sua discesa:

"we’ll buy more."

Come sempre un punto di vista molto interessante da leggere.

L'intervista completa la trovate a questo link.

L'inflazione continua a essere protagonista dei peggiori incubi dei mercati e non è facile trovare società che riescano a contrastare del tutto questo fenomeno.

Nella newsletter del mese scorso vi ho parlato delle società che gestiscono il sistema delle carte di credito globale: Visa, Mastercard, American Express e di come il loro tipo di attività si possa considerare una buona copertura contro l'inflazione.

Questo mese volevo porre l'attenzione su un altro tipo di business, quello delle società del lusso.

Nelle trimestrali pubblicate alla fine di luglio i risultati sono stati decisamente soddisfacenti e gli amministratori hanno fatto intendere che non si prospetta crisi neanche nella seconda parte dell'anno.

Che si tratti di Prada, Moncler, Hermès o Louis Vuitton tutte hanno dimostrato la forza dei loro marchi. 

Puntando il focus sui risultati di Louis Vuitton, volevo mostrarvi come questi fossero in forte aumento sia per quanto riguarda i ricavi che per quanto riguarda gli utili:

- Ricavi +28%
- Utile +23%

Risultati a cui hanno contribuito tutte le aree in cui si suddivide l'attività del gruppo:

Probabilmente la maggior parte di voi associa il marchio Louis Vuitton solo al settore dei vestiti o dei gioielli, ignorando invece che al suo interno sono incluse anche società che operano nel settore degli alcolici come il Don Perignon o la più nota catena di negozi Sephora.

La capacità di aumentare i prezzi di questo tipo di società, senza perdere acquirenti, è la vera copertura contro l'inflazione.

E una logica conseguenza è anche l'aumento del dividendo che deriva dagli ottimi risultati conseguiti, l'acconto del dividendo infatti è aumentato del 66% rispetto a quello dell'anno scorso.

Segnalo infine che la famiglia Arnault ha recentemente riorganizzato Agache, la società che controlla Louis Vuitton, con l'obiettivo di favorirne il passaggio generazionale.

Come si legge nel comunicato della stessa società:

"Questa nuova struttura consentirà la sostenibilità a lungo termine del controllo familiare."

Per saperne di più ti consiglio questo articolo su Milano Finanza.

E ora l'appuntamento fisso con le società che hanno aumentato il proprio dividendo.

Non c'è niente di meglio che essere in vacanza e ricevere la notizia che una società che hai in portafoglio ha aumentato il dividendo.

- Cintas ha aumentato del 21,1%;
- Clorox ha aumentato dell'1,7%;
- Cummins ha aumentato dell'8,3%;
- Levi Strauss ha aumentato del 20%;
- MSCI ha aumentato del 20,2%;
- Stanley Black & Decker ha aumentato dell'1,3%, aumento microscopico per questa società che comunque continua ad aumentare il suo dividendo per il 55esimo anno consecutivo.
- Walgreens ha aumentato dello 0,50%, microscopico anche questo aumento, da parte della società controllata dall'imprenditore italiano Stefano Pessina che, nonostante tutto, arriva all'aumento annuale consecutivo n. 47.
- Wells Fargo ha aumentato del 20%;

Dall'Europa invece arrivano notizie che mi fanno ben sperare sulla futura evoluzione del pagamento dei dividendi.

Il colosso olandese dei semiconduttori ASML inizierà a pagare il dividendo su base trimestrale.

Stessa cosa anche per ENI che inizierà a pagarlo nei mesi di settembre, novembre, marzo e maggio e non più solo in settembre e maggio com'era in precedenza.

Direi quindi che è sicuramente positivo vedere sempre più società intenzionate ad emulare quanto già avviene negli Stati Uniti.

Anche per le criptovalute, come per il mercato azionario, il mese di luglio è stato positivo e alcune hanno già conseguito rialzi importanti rispetto ai minimi che abbiamo visto.

Mentre il mercato cerca di trovare una direzione più precisa, le autorità di diversi paesi stanno tentando di regolamentare il settore delle cripto.

Il far west quindi sembra destinato a finire.

Qui in Italia per esempio è stato istituito presso l'OAM (Organismo Agenti Mediatori) il Registro degli Operatori Valute Virtuali dove verranno inseriti i soggetti autorizzati a offrire servizi legati alle criptovalute.

A chi ha un conto per scambiare criptovalute consiglierei di dare un'occhiata a questo registro per controllare se il proprio exchange sia già stato inserito.

Attualmente ci sono già 46 soggetti autorizzati mentre 24 sono ancora in attesa.

Sono già presenti nomi del calibro di Binance e Coinbase.

Trovate la situazione aggiornata nel seguente link:

Registro Operatori Valute Virtuali

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Grazie!

E anche per questo mese è giunto il momento di cliccare sul pulsante invia, buone ferie se non le avete già fatte, e alla prossima.

Davide Rosa

Finito di scrivere il 2 agosto 2022

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