Buon inizio mese a tutti!
Il vento sui mercati finanziari continua a non essere favorevole rendendo così piuttosto difficile tutta la situazione.
Come sempre per analizzare il presente la cosa più importante che possiamo fare è confrontarlo con il passato e, per ritrovare dei mesi iniziali così difficili, devo dire che bisogna tornare piuttosto indietro nel tempo.
Un riepilogo degli indici mondiali lo trovate in questa immagine:
Come potete vedere l'Italia purtroppo si trova nella parte bassa della classifica con un meno 16,4% a fine aprile.
Benchè il ribasso si sia protratto per questi primi mesi dell'anno, in assoluto, rimane ancora all'interno di una normale e fisiologica correzione.
Mettendo le cose in prospettiva e guardando allo storico dell'indice che guida i mercati occidentali, cioè l'SP500, possiamo vedere come il meno 13% attuale sia ancora all'interno della sua media storica.
Dobbiamo però considerare un aspetto importante: è proprio quando c'è molta negatività che solitamente nei mercati succede il contrario.
La cosa certa è che in quest'ultimo periodo abbiamo attraversato diverse fasi:
- pandemia; - ruggenti anni '20; - paura di iperinflazione stile anni '70; - guerra; - adesso timori per una nuova recessione;
Possiamo affermare che, in qualche modo, in soli due anni si sono concentrati una serie di eventi che nel passato hanno caratterizzato almeno un decennio.
Non posso quindi che condividere il pensiero di Peter Lynch quando affermava che la caratteristica più importante per un investitore è lo "stomaco" e quindi la capacità di tollerare situazioni difficili:
“I’ve always said, the key organ here isn’t the brain, it’s the stomach. When things start to decline – there are bad headlines in the papers and on television – will you have the stomach for the market volatility and the broad-based pessimism that tends to come with it?”
Ma ora passiamo a quello che voglio condividere con voi del mese appena trascorso.
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