Luglio 2021

Ftse Mib che rimane lassù sui massimi senza riuscire però in quello sprint che gli consentirebbe di staccarsi definitivamente dalla sua resistenza, ormai storica.

La situazione è rimasta stabile, con movimenti minimi di prezzo, dall'inizio di aprile che vogliono dire 4 mesi completi.

Nessuno sa quando arriverà il momento del rialzo definitivo e finchè l'indice contina a essere in zona 25.000 punti non è ancora da escludere una correzione.

Volevo però fare un passo avanti ipotizzando che il nostro indice sia già riuscito a superare il suo livello di resistenza.

Quale sarebbe il suo obiettivo più probabile?

Sono andato quindi a vedere nel grafico di lungo periodo (dal 1998 a oggi):

Collegando i massimi raggiunti prima dello scoppio della bolla di internet del 2000 e i massimi raggiunti prima dello scoppio della crisi subprime nel 2007 ne risulta una linea discendente che passa in questo momento poco sopra i 34.000 punti.

Difficile arrivarci in poco tempo, ci saranno oltretutto dei livelli intermedi da superare come area 28/29 mila.

Ma vale la pena cercare di capire dove il nostro indice è diretto una volta che i 25.000 punti saranno solo un ricordo.

Certo, l'analisi tecnica non bisogna prenderla come vangelo e non sempre funziona precisamente ma ci sono dei livelli di prezzo che fanno come da calamita.

Vedremo se quello indicato sarà uno di questi.

Ma arriviamo adesso alle cose più interessanti del mese di luglio che ho pensato di condividere con voi.

Lunga intervista a Warren Buffett e Charlie Munger realizzata da CNBC di cui potete trovare la trascrizione completa qui.

Di seguito trovate alcune citazioni, iniziando da quelle sulla pandemia:

“The economic impact has been this extremely uneven thing where ... many hundreds of thousands or millions of small businesses have been hurt in a terrible way, but most of the big companies have overwhelmingly done fine.”

L'impatto economico è stato estremamente non equo e ha colpito prevalentemente le piccole aziende.

Molte grandi aziende invece hanno fatto estremamente bene.

Aggiungo io che questo è uno dei motivi per i quali i mercati azionari, composti per la maggior parte da grandi aziende, sono saliti contro ogni aspettativa.

Sui rischi che si possono presentare in futuro:

“There’ll be another pandemic, we know that. We know there’s a nuclear, chemical, biological, and now cyberthreat. Each one of those has terrible possibilities.”

Parlando del fatto che la nostra società non era, e non è pronta, ad affrontare rischi così imprevisti Buffett elenca tra i possibili rischi del futuro, oltre a quello di un'altra pandemia, anche quello nucleare, chimico, biologico e il rischio di attacchi informatici.

Posso solo dire che spero che Buffett si sbagli di grosso!

Su Berkshire Hathaway invece Munger spiega come la società sia diventata una sorta di esperimento incidentale fatto di estrema decentralizzazione e di minima burocrazia

"We have accidentally created a very interesting experiment in how well a really big place can be run on a very non bureaucratic basis with extreme decentralization. We’re like a test case for how extreme you can make it. And I would say so far, that it’s worked better. We get more advantages than disadvantages out of our hands-off management."

Un esperimento che visti i risultati ha portato più vantaggi che svantaggi.

Chissà quindi che il loro sistema inizi a essere copiato sempre più spesso anche da altri investitori.

Il dibattito tra inflazione e deflazione continua a essere presente tra gli operatori dei mercati finanziari.

Ultimamente però sembra perdere un po' di vigore l'argomento a favore dell'inflazione ed emergere nuovamente quello pro deflazione.

Anche i banchieri centrali hanno più volte avvertito in quest'ultimo anno che l'inflazione sarebbe stata transitoria e, infatti, da come si sta evolvendo la situazione sembra proprio essere così.

Nella newsletter di aprile avevo riportato i cinque motivi per i quali Lacy Hunt credeva che l'inflazione fosse solo transitoria.

Per chi non conosce Lacy Hunt è un importante investitore che è stato capace di cavalcare interamente il pluridecennale trend deflazionistico e il conseguente mercato toro dei titoli di stato a lungo termine.

A luglio è uscito il suo ultimo outlook trimestrale da cui vi ricopio un estratto che indica dove sono diretti i tassi di interesse:

"Thus, while long Treasury yields can increase over the short run, the fundamentals are too weak for yields to stay elevated.

More debt does not cure a subpar economy mired in a debt trap.

Given the above, our view is that the trend in long-term Treasury yields remains downward."

I tassi di interesse sui titoli di stato a lungo termine possono aumentare nel breve termine ma i fondamentali economici sono troppo deboli perchè i tassi possano rimanere elevati.

Più debito non cura un'economia bloccata nella trappola del debito.

Quindi? Il trend nei tassi di interesse dei titoli di stato a lungo termine rimane al ribasso.

E, aggiungo io, i prezzi di conseguenza dovrebbero salire.

Ho trovato un interessante paper di Deutsche Bank sui rendimenti storici, nominali e reali, suddivisi per varie asset class: azioni, obbligazioni e materie prime.

I rendimenti sono poi ulteriormente suddivisi per paese e periodo storico.

C'è anche l'Italia tra questi.

Dai dati contenuti nello studio si vede chiaramente come il periodo migliore per le azioni italiane sia stato ovviamente il periodo del boom economico post seconda guerra mondiale.

Un rendimento reale, quindi depurato dell'inflazione, pari al 7,4%, mentre il periodo peggiore è stato quello degli anni 70 in cui il rendimento è stato negativo del 12,30%.

Dal 1980 a oggi invece il rendimento reale è stato del 5%, superato comunque da quello delle obbligazioni pari al 6% nello stesso periodo.

E' interessante notare che gli unici periodi positivi per le obbligazioni sono stati quello attuale (1980-2020) e quello dopo l'unità d'italia fino alla prima guerra mondiale.

Il resto del tempo il rendimento reale per le obbligazioni italiane è stato negativo.

Nell'immagine trovate i rendimenti di molti altri paesi che sono altrettanto interessanti da leggere, per il paper completo lo trovate qui.

Arriviamo al consueto appuntamento con le aziende che hanno aumentato il proprio dividendo a luglio:

- Bank of Ozard ha aumentato dell'1,8%;
- Computer Services ha aumentato dell'8%. Questo aumento fa diventare l'azione un dividend kings avendo aumentato il dividendo per 50 (dicesi cinquanta!) anni consecutivi;
- Cummins ha aumentato del 7,4%;
- J.M. Smucker ha aumentato del 10%;
- Levi Strauss & Co ha aumentato del 33,3%. Ricordo comunque che Levi Strauss aveva sospeso il dividendo a metà del 2020 a causa della pandemia per riprendere il pagamento all'inizio del 2021.
- Stanley Black & Decker ha aumentato del 12,9%;
- Walgreens Boots Alliance ha aumentato del 2,1%.

Nella precedente newsletter avevo scritto dei rischi insiti nel costruire il proprio portafoglio con azioni scelte basandosi solo sul dividend yield più elevato.

Avevo fatto l'esempio del colosso americano delle telecomunicazioni AT&T che, con la decurtazione del dividendo prevista, perderà anche il suo status di dividend aristocrats.

Questo mese ho trovato un altro esempio molto simile.

Si tratta sempre di una grande azienda, molto conosciuta ai più, stavolta operante nel settore farmaceutico e dei prodotti di consumo.

Sto parlando dell'inglese Glaxo Smith Klein, da tempo impegnata in una ristrutturazione per rilanciare la crescita della sua attività.

Il dividend yield attuale sembra interessante dato che l'azione rende oltre il 5% di dividendo (lordo) ai prezzi attuali: 

Andando però a leggere l'ultima trimestrale cosa scopriamo?

Ecco cosa si legge in merito al prossimo piano che verrà presentato agli investitori:

"We anticipate that this new policy will deliver competitive and attractive returns informed by appropriate earnings pay-out ratios through the investment cycle well covered by Free Cash Flow and, importantly, expected growth potential. We expect that aggregate distributions for GSK will be lower than at present. This new policy will be implemented for dividends paid in respect of 2022."

Dal 2022 quindi bisognerà aspettarsi una nuova politica dei dividendi che, avvisano, prevede una distribuzione di dividendi più bassa rispetto all'attuale. 

Due esempi a dimostrazione di come investire solo per il dividend yield non sia proprio la strategia giusta.

Entrambe le società avevano un dividend yield molto interessante soprattutto visti i tempi di tassi a zero.

Sta di fatto che verrà pesantemente decurtato dopo le operazioni anticipate dal management.

Altro mese non troppo brillante quello appena passato con molte criptovalute che sono rimaste sui minimi di periodo.

Sembra però che qualche segnale di ripresa negli ultimi giorni lo stiano dando.

Una notizia da segnalare è quella di un token che si è azzerato con una discesa improvvisa e rapida.

E' stato il caso di TITAN, qui il grafico:

Il giorno prima valeva qualcosa e il giorno dopo non più.

Da 60 dollari a zero in 24 ore.

Come scrivevo anche nella precedente newsletter le criptovalute sono una giungla, meglio aspettare di capire meglio cosa ne verrà fuori.

Io non mi esporrei per più dell'1-2% del portafoglio e questa percentuale andrebbe bene solo per quelli che amano un po' più il rischio.

Quindi SE non ami il rischio è molto meglio aspettare, ci sono molti altri strumenti finanziari più affidabili e meno volatili per dormire soni tranquilli.

Sta di fatto che è un mondo che ha iniziato a interessarmi e, tra imparare il gergo tecnico e capire come funziona la blockchain, cerco di addentrarmi piano piano in questo ambito.

Ma cos'è la Blockchain?

Queste sono le due definizioni migliori che ho trovato leggendo varie interviste agli esperti del settore:

1- un computer globale (di Gavin Wood, cofondatore di Ethereum);

2- è un network di computer decentralizzato che insieme gestisce il database contenente tutte le operazioni che vengono effettuate su di esso (di Vitalik Buterin, fondatore di Ethereum).

Come vedi mi sto interessando molto a Ethereum e mi sto convincendo sempre più che tra tutte le criptovalute sia, effettivamente, quella con più possibilità di successo nel lungo termine.

Anche se, come già scritto, siamo ancora agli albori devo dire che con Ethereum hanno predisposto una piattaforma sulla quale le persone possono costruire i propri programmi e le proprie app.

Questo mi fa pensare che in futuro ci possa essere una sua molto più ampia adozione, soprattutto in ambito finanziario.

Certo è presto per dirlo, ma vale la pena seguirne l'evoluzione.

E anche per questo mese è giunto il momento di cliccare sul pulsante invia, alla prossima.

Davide Rosa

Finito di scrivere il 01 agosto 2021

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