Aprile 2021

Aprile è stato un mese relativamente calmo per i mercati finanziari.

Il FTSE MIB è rimasto pressochè allo stesso livello del mese scorso mentre l'SP500 ha fatto nuovi massimi.

Che il nostro indice si stia caricando per superare la sua, ormai storica, area di resistenza?

O che stia solo aspettando una qualche scusa per scendere?

Difficile dirlo, potrebbero essere cattive notizie in arrivo dai vaccini, un altro fondo tipo Archegos che scoppia, il PIL che delude.

Motivi di incertezza ce ne sono sempre tanti e quando si investe bisogna imparare a conviverci.

Guardando questi dati però mi riesce difficile pensare a una correzione:

Sono dati a cui, sinceramente, faccio ancora fatica a credere ma la fonte è Bank of America quindi, in teoria, dovrebbe essere più che affidabile.

I dati mostrano come i flussi monetari in entrata nei fondi azionari globali negli ultimi 5 mesi siano stati maggiori di quelli registrati nei 12 anni precendenti.

Negli ultimi 12 anni infatti i fondi hanno visto un afflusso di 452 miliardi di dollari mentre nei soli 5 mesi scorsi l'afflusso è stato di 569 miliardi.

E questi numeri si riferiscono ai soli fondi, non sono compresi i conti di trading individuali.

L'unica spiegazione che trovo plausibile è l'ammontare degli stimoli fiscali e monetari messi in campo da governi e banche centrali, le cui proporzioni rispetto al passato, sono ben rappresentate qui di seguito:

Con una potenza di fuoco del genere la vedo difficile che i mercati possano crollare più di tanto se non, come scritto in precedenza, per delle normali e salutari correzioni.

Anche una correzione del 10% sarebbe comunque una cosa del tutto normale e aiutrebbe a pulire i mercati da alcuni degli eccessi che si sono creati.

Adesso poi vedremo se il detto "Sell in May and go away", per una volta, avrà ragione.

Ma arriviamo alle cose più interessanti del mese di aprile che ho pensato di condividere con voi.

Nell'ultima settimana di aprile sono state pubblicate le tanto attese trimestrali delle azioni FAAMG, Facebook, Amazon, Apple, Microsoft e Google.

Qui di seguito alcuni dei dati pubblicati che si riferiscono al trimestre chiuso il 31 marzo.

- Facebook 

Ricavi: 26,171 miliardi di dollari (+48%)

Utile: 9,497 miliardi (+94%)

Utile per azione: 3,30 $

- Amazon

Ricavi: 108,518 miliardi di dollari (+44%)

Utile: 8,1 miliardi (+320%)

Utile per azione: 15,79 $

- Apple 

Ricavi: 89,584 miliardi di dollari (+53%)

Utile: 23,630 (+110%)

Utile per azione: 1,40 $

- Microsoft

Ricavi: 41,706 miliardi di dollari (+19%) 

Utile: 15,457 miliardi (+45%)

Utile per azione: 2,03 $

- Google

Ricavi 55,314 miliardi di dollari (+34%)

Utile 17,930 miliardi (+166%)

Utile per azione 26,29 $

I colossi americani della tecnologia continuano quindi a macinare utili record ed è incredibile vedere aziende già così grandi crescere ancora così tanto.

Tra l'altro, visti i risultati, non mi sembra che le loro valutazioni siano a livelli astronomici anzi.

Se pensate poi che l'indice SP500 ha al suo interno queste cinque aziende capite perchè diventa difficilissimo battere le sue performance.

Fa notizia l'ultima operazione del Daily Journal di cui Charlie Munger, braccio destro di Warren Buffett, è presidente.

Ad aprile infatti è stato svelato l'acquisto di una grossa posizione in Alibaba, il gigante dell'ecommerce cinese, che adesso rappresenta il 19% del portafoglio:

Fonte: Dataroma

Da notare anche come, guardando lo storico, l'ultima operazione nel portafoglio risalisse al 2014 quando fu venduta quasi interamente la posizione in Posco. 

Charlie Munger lo si può definire proprio un cassettista modello del tipo "buy and forget."

Dopo aver lamentato il fatto di non aver mai acquistato, purtroppo per Berkshire Hathaway, azioni Amazon adesso ha deciso di scommettere sul suo equivalente cinese.

Inflazione o deflazione?

Mentre sulla stampa mainstream si sente molto parlare di inflazione sono andato a vedere cosa ne pensa Lacy Hunt, uno che è stato capace di cavalcare interamente il pluridecennale trend deflazionistico e il conseguente mercato toro dei titoli di stato a lungo termine.

Il suo ultimo outlook, uscito a metà aprile, non cambia idea rispetto a quanto aveva già scritto in passato.

L'inflazione sarà solo temporanea e le motivazioni sono molteplici e possono essere riassunte in questi cinque punti:

1 - l'inflazione è un indicatore in ritardo rispetto al ciclo economico, di conseguenza ha il suo picco quando la ripresa economica sta già rallentando. 

2 - dopo un evento recessivo l'aumento della produttività che si verifica tiene basso il costo del lavoro;

3 - il ripristino delle supply chain a livello globale che la pandemia ha interrotto. I produttori low cost vorranno riguadagnare le loro quote di mercato facendo concorrenza ai produttori nazionali. Questa lotta terrà quindi bassi i prezzi.

4 - accelerazione tecnologica avvenuta in quest'ultimo anno. Molta di questa tecnologia sostituisce il lavoro umano, consente di comunicare viaggiando meno e di lavorare utilizzando meno l'ufficio.

5 - la crescita nel PIL sovrastimerà i risultati economici reali in quanto il recupero dei danni causati dalla pandemia sarà molto lento.

In molti dubiteranno di ciò, a maggior ragione, in questo momento in cui stiamo assistendo a dei veri e propri rialzi dei prezzi soprattutto per quanto riguarda le materie prime.

Si tratta di semplice speculazione o qualcosa di più serio e permanente?

Per Lacy Hunt si tratta solo di un fattore momentaneo e che, fra qualche trimestre, tornerà sui livelli dove già si trovava nel periodo pre-pandemia.

L'outlook trimestrale si conclude così:

"[...]the trend in long bond yields remains downward."

Quante aziende che pagano dividendi in crescita ci sono negli Stati Uniti!

Ogni mese, quando faccio questo riepilogo, rimango stupito.

Alcune poi hanno uno storico dividendi più vecchio di me.

Ecco qui gli aumenti dei dividendi dichiarati in aprile da alcune tra le aziende più conosciute:

-Apple ha aumentato del 7,3%
-Chevron ha aumentato del 3,9%
-Constellation Brands ha aumentato dell'1,3%
-Costco Wholesale ha aumentato del 12,9%
-IBM ha aumentato dello 0,6%
-Invesco ha aumentato del 9,7%
-Johnson & Johnson ha aumentato del 5%
-Levi Strauss ha aumentato del 50%
-Nasdaq ha aumentato del 10,2%
-Otis ha aumentato del 20%
-Procter & Gamble ha aumentato del 10%
-Raytheon Technologies ha aumentato del 7,4%
-WD-40 ha aumentato del 7,5%
-Whirpool ha aumentato del 12%

Nel mentre, in Italia, ci si prepara al mese di maggio dove, come al solito, sarà pagata la gran parte dei dividendi annuali.

Chissà che prima o poi vedremo anche qui società che iniziano a distribuire dividendi in diverse tranche e non solo tutti in un mese.

Da questo punto di vista Intesa San Paolo, proprio in aprile, ha approvato in assemblea una modifica statutaria che gli consentirà di pagare anche acconti ai dividendi. (Fonte)

Magari anche altre società seguiranno l'esempio.

Spazio criptovalute che ormai sta diventando appuntamento fisso mensile.

Aprile è stato il mese del Dogecoin, la valuta creata quasi per scherzo ormai una decina di anni fa, la cui immagine è uno shiba inu, la razza canina che è spesso oggetto di meme divertenti:

Il Doge ha raggiunto una capitalizzazione di circa 50 miliardi di dollari, a livello di tante grandi aziende quotate.

A ciò ha contribuito anche il basso prezzo a cui tratta, attualmente poco meno di 40 centesimi di dollaro ma era valutato un decimo (0,04) a inizio anno.

Criptovalute quindi che mantengono l'attenzione su di loro grazie a questi movimenti ad alta volatilità.

E anche Ray Dalio, il noto investitore alla guida dell'hedge fund Bridgewater, si è unito recentemente al coro di voci che non vede più le cripto come il male assoluto.

A inizio anno, infatti, si era espresso a favore del Bitcoin:

"Credo che Bitcoin sia un’invenzione straordinaria. Ha inventato un nuovo tipo di denaro con un sistema programmato al computer, che ha funzionato per circa 10 anni e sta rapidamente guadagnando popolarità sia come tipo di denaro che come riserva di valore: è un risultato incredibile."

E recentemente ha enfatizzato la diversificazione di portafoglio come miglior strategia per salvaguardare il proprio capitale:

“You need a diversified portfolio. If you hold one asset you are overexposed, even if it’s only Bitcoin you hold.”

Ma quindi che percentuale di portafoglio allocare in criptovalute?

Se fossi io non andrei a mettere più dell'1 o 2% tenendo sempre in considerazione che si tratta di un importo che è ad alto rischio di perdita.

Sempre di più infatti si levano le sirene di alcuni stati che vogliono bandire il possesso di criptovalute.

Nella newsletter del mese scorso avevo scritto dell'India, questo mese si è aggiunta anche la Turchia:

Turchia blocca le criptovalute

Proprio per questo, quindi, io non andrei a rischiare più di tanto esponendomi troppo alle cripto.

Ovviamente dipende sempre dalla propria propensione al rischio ma al massimo rischierei solo una piccola somma, e solo, per aggiungere un po' di pepe al portafoglio.

Se va bene magari ci si può fare un buon guadagno, se va male non sarà comunque la fine del mondo.

E anche per questo mese è giunto il momento di cliccare sul pulsante invia, alla prossima.

Davide Rosa

2 Maggio 2021

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