La doppia tassazione dei dividendi

Dividendi
Tempo di lettura: 6 minuti

Tieniti forte perchè in questo articolo si parla di note dolenti, si parla di tassazione e in particolare della doppia tassazione dei dividendi.

Innanzitutto precisiamo alcune cose che ti possono tornare utili per mettere in ordine le idee:

  • i dividendi sono una parte degli utili che le società decidono di distribuire ai propri soci (azionisti);
  • i dividendi per il fisco italiano sono considerati come reddito di capitale;
  • la tassazione dei dividendi in Italia è del 26%;
  • i dividendi sono soggetti a tassazione separata e per questo non è possibile compensarli con le minusvalenze.

Come avviene la tassazione dei dividendi?

I dividendi vengono tassati con ritenuta alla fonte quindi la banca, o il broker, con cui operi effettuerà la ritenuta ancora prima che l’importo arrivi nel tuo conto.




Poco importa che tu abbia optato per il regime dichiarativo o per il regime amministrato, come scritto prima, i dividendi vengono tassati ancora prima di arrivare nel conto dove ti troverai dei movimenti di questo tipo:

Incasso dividendo Generali di 100 €

 

Ritenuta alla fonte di 26 € sul dividendo Generali

100 euro di dividendo meno i 26 euro trattenuti uguale 74 euro effettivi incassati.

Per completezza, nel caso tu non lo sappia, il regime dichiarativo e il regime amministrato sono i due regimi (alternativi tra loro) tramite i quali vengono pagate le tasse sugli investimenti finanziari in Italia.

La differenza è la seguente:

  • con il regime dichiarativo ricevi sul tuo conto i guadagni lordi delle vendite di titoli senza ritenute di imposta;
  • con il regime amministrato la banca o il broker fanno da sostituti d’imposta ed effettuano i calcoli operazione per operazione accreditando al cliente il guadagno netto decurtato delle imposte.

Come scritto la tipologia di regime è ininfluente perchè la tassa sui dividendi la paghi comunque.

L’unica cosa che ti può essere utile sapere è:

  • con il regime amministrato paghi tutto subito, prima e seconda ritenuta sui dividendi perchè, come detto, ci pensa la banca/broker;
  • con il regime dichiarativo rimandi all’anno successivo il pagamento delle imposte nel caso di capital gain e della seconda ritenuta sui dividendi, pagherai invece subito solo la ritenuta alla fonte;

Per farmi capire meglio ti ho preparato questa tabella:

Come puoi intuire l’unico vantaggio, chiamiamolo così, del regime dichiarativo è che ti lascia in tasca per più tempo una parte degli importi guadagnati, se sei abile quindi puoi far lavorare i soldi per più tempo prima di pagare le tasse.

ELENCO TASSAZIONE SUI DIVIDENDI DEI PRINCIPALI PAESI 

Vediamo intanto nella tabella qui di seguito la tassazione dei dividendi suddivisa per nazione:

Ogni stato quindi decide la sua aliquota fiscale e così puoi valutare dove conviene investire di più o di meno.

Per esempio da non sottovalutare il fatto che, se scegli di investire nei dividend aristocrats UK, cioè del Regno Unito, non subisci una doppia tassazione visto che in Gran Bretagna non vi è ritenuta alla fonte.

Subirai solo quella italiana del 26%. Al momento attuale quindi investire in aziende del Regno Unito o d’Italia è la stessa cosa.



UN’ESEMPIO SULLA DOPPIA TASSAZIONE DEI DIVIDENDI

Visto che si parla di dividendi se vuoi investire nelle società che li erogano da decenni in modo crescente non potrai fare altro che investire nei cosiddetti dividend aristocrats.

La brutta notizia, come avrai già intuito vedendo la tabella di prima con le diverse aliquote, è che trattandosi di azioni statunitensi anche i dividends aristocrats sono soggetti alla doppia tassazione sui dividendi.

Qui di seguito trovi due esempi pratici di come funziona la doppia tassazione dei dividendi.

Esempio 1 con aliquota degli USA 15%:

IMPORTO DIVIDENDO: 100 EURO

RITENUTA ALLA FONTE USA (15% SUI 100 EURO): 15 EURO

DIVIDENDO AL NETTO DELLA RITENUTA ALLA FONTE USA: 85 EURO (100-15)

DOPPIA TASSAZIONE ITALIANA (26% SU 85 EURO): 22,10 EURO

DIVIDENDO NETTO: 62,90 EURO (85-22,10)

TASSAZIONE EFFETTIVA: 37,10% 

Dal semplice 15% degli Stati Uniti siamo passati a un effettivo 37,10% di tassazione grazie alla doppia ritenuta sui dividendi.

Esempio 2 con aliquota della Svizzera 35%:

IMPORTO DIVIDENDO: 100 EURO

RITENUTA ALLA FONTE USA (35% SUI 100 EURO): 35 EURO

DIVIDENDO AL NETTO DELLA RITENUTA ALLA FONTE USA: 65 EURO (100-35)

DOPPIA TASSAZIONE ITALIANA (26% SU 65 EURO): 16,90 EURO

DIVIDENDO NETTO: 48,10 EURO (65-16,90)

TASSAZIONE EFFETTIVA: 51,90% 

Questo della Svizzera è uno dei casi peggiori insieme al Portogallo perchè, come vedi, con la doppia ritenuta sui dividendi dovrai pagare più di metà dell’importo del dividendo in tasse.

RECUPERO DOPPIA TASSAZIONE DEI DIVIDENDI

Adesso è arrivato il momento di darti un po’ di speranza: l’investitore italiano ha la possibilità di recuperare gran parte delle imposte trattenute dal paese estero.

Tra il dire e il fare però c’è di mezzo il mare, come leggerai non è facile da mettere in pratica dato che entra in gioco la burocrazia, non tanto quella italiana, ma quella dei paesi stranieri.

Per maggiori informazioni ti lascio qui di seguito il link alla pagina del sito dell’Agenzia delle Entrate dedicato alle convenzioni contro le doppie imposizioni:

Convenzioni contro le doppie imposizioni

Per i soggetti residenti in Italia leggiamo che:

La modulistica da inoltrare al fisco straniero invece la trovi qui: modulistica Agenzia delle Entrate doppia tassazione dei dividendi.

Disponibili ci sono solo i moduli per alcuni paesi come per esempio Germania, Regno Unito, Svizzera, USA. Per quelli mancanti purtroppo bisogna prendere contatti direttamente con il fisco locale o tramite i consolati.

Non è tanto il costo della pratica in sé ma immagino che non ti passi per la testa di metterti in mezzo alla burocrazia, a maggior ragione se straniera.

Altrimenti devi sperare che la banca o il broker dove hai il conto titoli gestisca per tuo conto le richieste di rimborso.

Che io sappia un servizio del genere lo offre Webank, la banca online del gruppo Banco BPM.

Nel foglio informativo del servizio titoli infatti leggiamo che c’è la possibilità di fare richiesta di rimborso per la doppia tassazione al costo di 130 euro:

Se uno ha raggiunto certe somme può anche pensarci, possono essere soldi ben spesi al fine di risparmiare tempo e pensieri per la burocrazia.

Se sei a conoscenza di altri che fanno servizi del genere segnalamelo pure tramite il form contatti, chissà che in futuro sempre più banche e broker offrano servizi del genere.



CONCLUSIONE

Se all’inizio della mia avventura come investitore cercavo dividendi anche di società in paesi a più alta tassazione devo dire che più passa il tempo e più mi accorgo che nelle valutazioni di acquisto che faccio, come è giusto che sia, anche la tassazione fa la sua parte.

Ed è uno dei motivi per cui ho sempre desistito dal comprare, per esempio, le azioni Nestlè: quotate in Svizzera avrebbe voluto dire una tassazione totale del 51%.

Decisamente troppo.

E’ già tanto pagare il 37% su dividendi che, se ci pensi, sono degli utili già tassati in capo all’azienda, arrivare a pagare addirittura il 51% mi ha sempre fatto desistere.

Chi ha convenienza a chiedere il rimborso della doppia tassazione dei dividendi al fisco estero sono quelli che ricevono somme ingenti, per fare un esempio, chi percepisce dividendi totali da società estere pari a 50-60 mila euro (vuol dire avere qualche milione di patrimonio).

I piccoli investitori che arrivano a prendere qualche migliaio di euro di dividendi inevitabilmente subiranno la ritenuta doppia.

Ed è un peccato perchè, soprattutto quando vuoi reinvestire i dividendi, sarebbe meglio minimizzare per quanto possibile l’effetto della tassazione in modo che più capitale possibile possa lavorare.

E nelle tue valutazioni di investimento la tassazione conta o è un aspetto marginale?

Il presente contenuto è ai soli fini didattici e di discussione, fai le tue ricerche prima di investire (do your own research before invest).
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2 comments

  • fineco tassa i dividendi usa del 26% sul lordo. Ho fatto varie mail e mi hanno confermato che è così….
    Gli Usa si prendono (giustamente) il loro 15%…..
    Non riesco a capire chi ha ragione….ovunque si legge 100-15% e la differenza viene tassata al 26%….

    • Mi sembra strano, sicuro che Fineco non ti mostri solo il dividendo Usa già al netto del 15% e su questo importo tolgano il 26%?

      Sul loro sito trovo questo:
      “I dividendi da partecipazione estera non qualificata scontano una ritenuta a titolo d’imposta del 26% che dovrà essere calcolata sul reddito imponibile al netto della ritenuta estera cd. “netto frontiera”.”
      Link: tassazione dividendi Fineco

      Io uso Interactive Brokers e ti confermo che sui dividendi Usa applicano subito il 100-15%, poi in dichiarazione dei redditi pagherai il restante 26%.

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