I cani del Ftse Mib 2024

Azioni
Tempo di lettura: 4 minuti

Se hai letto l’articolo Dogs of the Dow 2024 potresti essere interessato a vedere applicata questa strategia anche al mercato azionario italiano.

La traduzione letterale per l’Italia di quel metodo di investimento risulta essere “Cani del Ftse Mib 2024” ma i criteri nella selezione delle azioni non cambiano e li riepilogo subito qui di seguito:

  • Primo, alla chiusura dell’ultimo giorno dell’anno (31/12/2023), dovrai individuare le dieci azioni con il più alto dividend yield all’interno dell’indice FTSE MIB;
  • Secondo, acquisterai queste dieci azioni, suddividendo il portafoglio in dieci parti uguali. Ad esempio, se desideri investire al massimo 10.000 € in questa strategia, acquisterai un importo equivalente a 1.000 € di ciascuna società;
  • Terzo, terrai le azioni in portafoglio fino alla fine dell’anno (31/12/2024).

La strategia originaria nata per il mercato americano, nota appunto come “Dogs of the Dow”, rappresenta un approccio all’investimento reso celebre dal gestore patrimoniale e scrittore statunitense Michael B. O’Higgins nel lontano 1991.

Ma perché optare per i dividendi invece degli utili? Come spiega molto semplicemente O’Higgins, perchè i profitti sono più soggetti a variazioni, mentre i dividendi sono generalmente più stabili.

 

I CANI DEL FTSE MIB 2024

Ecco qui le dieci azioni con il maggior dividend yield del FTSE MIB:

Come puoi notare tu stesso le principali azioni selezionate sono banche e assicurazioni (Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Unipol, Generali ecc.) quindi devi valutare bene se essere così esposto al settore finanziario fa al caso tuo o meno.

Questa selezione non è un’eccezione solo di quest’anno ma è una caratteristica dei Cani del Ftse Mib perchè, semplicemente, il principale indice italiano è composto prevalentemente da banche, assicurazioni e titoli energetici.

Così, quando una società come Brunello Cucinelli è entrata nel FTSE MIB, ne ho scritto su X in modo molto entusiasta. Diversificare dai soliti titoli credo che sia una cosa molto positiva per il nostro indice:

Ma torniamo alla strategia oggetto di questo articolo.

Dai 10 titoli con il rendimento del dividendo più elevato, è possibile formare il portafoglio che possiamo definire come principale. Tuttavia, ci sono altre due varianti che possono essere prese in considerazione.

Alcuni investitori le utilizzano pertanto è utile menzionarle così da fornirti una panoramica completa.

Organizzando i 10 titoli in ordine crescente in base al prezzo e selezionando i primi cinque (quelli cioè con il prezzo più basso), si ottiene il secondo portafoglio chiamato “small dogs“.

La logica alla base di questo metodo risiede nel fatto che un aumento assoluto del prezzo ha un impatto percentuale maggiore su un titolo con un prezzo basso rispetto a uno con un prezzo più alto.

Ovviamente si ottiene una maggiore concentrazione quindi questa seconda variante non è adatta a chi preferisce essere più diversificato.

L’ultima variante invece, chiamata “PPP”, è composta da un singolo titolo: il secondo nell’ordinamento (dal prezzo più basso a quello più alto).

Questa è una particolare anomalia statistica scoperta da O’Higgins, ma che può essere applicata anche al mercato azionario italiano.

In genere, anche se non è una certezza, il titolo selezionato in questo modo tende a sovraperformare il mercato.

Per trovare le azioni che fanno parte di queste varianti ci viene in aiuto la tabella elaborata dal sito investire nei megatrend:

I cinque componenti del portafoglio “small dogs” sono:

  • Intesa Sanpaolo;
  • Unipol;
  • Italgas;
  • Enel;
  • Banca Mediolanum.

L’unico componente del portafoglio “PPP” invece risulta essere Unipol.

Vedremo quindi alla fine di questo 2024 come si saranno comportati i Dogs of the Ftse MIB.

PERFORMANCE 2023 CANI DEL FTSE MIB

Prima di concludere è utile andare a vedere come si è comportata nel 2023 questa strategia nei confronti del nostro indice.

Ricordo infatti che la strategia originale, i Dogs of the Dow, l’anno scorso non è riuscita a battere l’indice cui fa riferimento, il Dow Jones:

  • Dow Jones = 16%
  • Dogs of the Dow = 14,5% (compresi dividendi)

Sarebbe bastato avere in portafoglio un ETF sull’indice americano per ottenere un rendimento maggiore senza dover perdere tempo nella selezione delle azioni.

Però, siccome a noi piace complicarci la vita e fare stock picking per sentirci un po’ come Warren Buffett, senza esserlo, andiamo a selezionare le singole azioni nella speranza di battere il nostro benchmark.

Dai “nostri cani” comunque i risultati sono stati molto positivi, tenendo conto che il FTSE MIB nel 2023 ha ottenuto un ottimo risultato.

Aiutandoci sempre con le tabelle elaborate dal sito investire nei megatrend i risultati possono essere riassunti così:

Fonte

L’indice Ftse MIB ha chiuso il 2023 con un +28,04% mentre i Cani del Ftse MIB hanno chiuso con un ottimo +33,67% battendo di ben 5 punti il benchmark.

Ancora meglio hanno fatto il portafoglio small dogs, che ha chiuso con il +34,40%, e la variante PPP (risultata la migliore) con una performance di +38,21%.

Mettendo in ordine decrescente i rendimenti ottenuti dalle singole azioni e dai diversi portafogli si ottiene così la seguente tabella:

L’anno scorso, in generale, è stata un’ottima annata per essere long sulle azioni italiane, i risultati lo dimostrano chiaramente, sarà interessante vedere nel 2024 se queste performance saranno replicabili oppure no.

Sappimi dire nei commenti se questa strategia applicata al mercato azionario italiano ti convince oppure se ti lascia dei dubbi e preferisci comunque puntare direttamente sul FTSE MIB.

Se ti piacciono i miei contenuti e vuoi rimanere in contatto mi trovi anche su X (ex Twitter): @davyderosa

Lascia un commento