Un esempio concreto di pianificazione finanziaria personale

Finanza personale
Tempo di lettura: 4 minuti

La pianificazione finanziaria è uno di quegli argomenti che tutti sappiamo essere importanti… ma che spesso rimangono astratti e lontani dalla realtà quotidiana.

Eppure, avere un piano chiaro per gestire le proprie finanze può davvero fare la differenza tra arrivare a fine mese e costruire, nel tempo, la propria libertà finanziaria (che non vuol dire andare in FIRE a tutti i costi).

Per aiutarti a capire come funziona una buona pianificazione finanziaria, oggi ti porto un esempio pratico, completo di numeri e scelte reali.

Scoprirai come una persona comune può trasformare il proprio reddito in uno strumento potente per raggiungere i propri obiettivi finanziari: dalla sicurezza, all’acquisto della casa, fino alla pensione.

Partiamo quindi con questo esempio concreto di pianificazione finanziaria personale.

IL PIANO FINANZIARIO DI LUCA

Immaginiamo Luca, 35 anni, impiegato amministrativo. Non è un milionario, né un esperto di finanza.

All’interno dell’azienda per cui lavora ha fatto una carriera che possiamo definire nella media ed è arrivato a ottenere un buon reddito.

Inoltre ha pochi vincoli e soprattutto la volontà di pianificare.

Profilo di partenza

  • Età: 35 anni

  • Professione: impiegato amministrativo

  • Reddito netto annuo: 30.000 € (2.500 €/mese)

  • Risparmi attuali: 15.000 €

  • Debiti: nessuno

  • Tasso di risparmio attuale: 700 €/mese (~28%)

I suoi obiettivi finanziari

Dopo averci pensato a lungo, Luca definisce 3 obiettivi molto chiari:

  1. Costruire un fondo di emergenza

  2. Acquistare una casa entro 5 anni

  3. Andare in pensione a 60 anni

FASE 1 – ANALISI DELLA SITUAZIONE ATTUALE

La prima cosa che Luca fa è prendere consapevolezza di come gestisce oggi i suoi soldi.

Per fare ciò, nel corso degli anni, ha preso la sana abitudine di registrare entrate e spese in un foglio excel che usa come budget famigliare.

Entrate:

  • Stipendio netto: 2.500 €/mese

Spese medie mensili:

Voce Importo (€)
Affitto 600
Spese alimentari 400
Trasporti 150
Utenze + internet 200
Abbonamenti e svago 200
Altro (vestiti, regali, imprevisti) 250
Totale 1.800

Risparmio potenziale mensile: 2.500 – 1.800 = 700 €

Luca parte da una buona base: riesce a risparmiare circa il 28% del suo reddito, ben sopra la media italiana che è dell’8,4%.

FASE 2 – PIANIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI

Obiettivo 1: Fondo di emergenza

  • Target: 12 mesi di spese → 12 × 1.800 € = 21.600 €

  • Situazione attuale: 15.000 € sul conto corrente

  • Obiettivo da completare: mancano 6.600 €

Strategia:
Luca decide di accantonare i 6.600 € mancanti nei prossimi 12 mesi, risparmiando 550 € al mese per un anno, oppure diluire l’accantonamento nel tempo e destinare 150 €/mese al fondo di emergenza (per poco più di 3 anni).

Una volta completato, sposterà i 21.600 € su un conto deposito non vincolato cercando di sfruttare una delle offerte che spesso vengono pubblicizzate dalle banche.

Il rendimento che ci si può aspettare è tra il 2 e il 3%, sulla base dei tassi di interesse decisi dalle banche centrali in quel momento.

Questa liquidità servirà per eventuali imprevisti immediati.

Obiettivo 2: Acquisto casa tra 5 anni

  • Prezzo stimato casa: 180.000 €

  • Acconto desiderato (20%): 36.000 €

  • Risparmi attuali allocati: 15.000 €

  • Da accumulare: 21.000 € in 5 anni

Calcolo: quanto mettere da parte ogni mese?

Soluzione: investire in un PAC mensile su un ETF bilanciato, rendimento atteso 4%:

  • Con un versamento mensile di 320 €, in 5 anni Luca arriva a circa 21.000 €

  • Il PAC mitiga i rischi dell’investimento nel medio termine, grazie alla diversificazione temporale

Obiettivo 3: Pensionamento anticipato a 60 anni

Luca non vuole aspettare i 67 anni della pensione di vecchiaia. Il suo sogno è smettere di lavorare a 60 anni, avendo una rendita autonoma.

I numeri del suo obiettivo:

  • Età oggi: 35 anni

  • Tempo per pianificare: 25 anni

  • Reddito netto desiderato da pensionato: 1.500 €/mese = 18.000 €/anno

  • Durata stimata pensionamento: 30 anni (da 60 a 90 anni)

  • Capitale necessario: 18.000 × 30 = 540.000 €

Luca sa che parte di questa cifra arriverà da:

  • Pensione pubblica (INPS)

  • TFR

  • Previdenza complementare aziendale o individuale

Tuttavia, decide di accumulare almeno 300.000 € in autonomia per avere una base solida.

Strategia:

  • Capitale iniziale: 0 € (usa i risparmi per il fondo di emergenza e la casa)

  • Investimento mensile: 300 €

  • Strumento: PAC in ETF azionari globali (es. MSCI all World)

  • Rendimento atteso: 6% annuo

Risultato atteso dopo 25 anni:
→ Capitale finale stimato: circa 305.000 €

FASE 3 – ALLOCAZIONE MENSILE DEL RISPARMIO

Nella tabella seguente trovi il riepilogo di come Luca ha deciso di distribuire i suoi risparmi pari a 700 € mensili in base alle priorità:

Obiettivo Importo mensile Strumento
Fondo emergenza (temporaneo) 150 € Conto deposito
Acquisto casa 320 € ETF bilanciato
Pensionamento anticipato 230 € ETF azionari
Totale 700 €

Nota: una volta completato il fondo di emergenza (entro ~3 anni), Luca potrà riallocare i 150 € su pensione o casa oppure decidere un altro tipo di impiego.

FASE 4 – MONITORAGGIO E REVISIONE

Una pianificazione finanziaria non è qualcosa che si fa una volta sola.

Un piano personalizzato, una volta creato, va seguito e adattato: non può essere lasciato a sé stesso. Luca quindi si impegna a:

  • Rivedere il piano ogni 6 mesi

  • Controllare l’andamento degli investimenti

  • Adeguare i versamenti in base a promozioni, bonus, cambi di spesa

  • Verificare l’allineamento con i suoi obiettivi: casa, sicurezza, pensione

I risultati: cosa ottiene Luca con questo piano?

  1. Sicurezza a breve termine con un fondo di emergenza ampio;

  2. Chiarezza sull’obiettivo casa con investimenti mirati;

  3. Strategia solida per la pensione anticipata a 60 anni;

  4. Un piano sostenibile: risparmia 700 € su 2.500 €, senza grandi rinunce.

Perché questo esempio funziona?

  • È realistico: non servono stipendi da favola per pianificare;

  • È personalizzato: parte da entrate, spese e obiettivi reali;

  • È flessibile: può adattarsi a imprevisti o cambiamenti;

  • Usa strumenti efficienti e comprensibili (conto deposito, PAC, ETF).

CONCLUSIONE

Come hai potuto constatare la pianificazione finanziaria non è solo per esperti o per ricchi.

È un percorso che chiunque può iniziare, anche con cifre modeste, purché ci siano chiarezza di obiettivi e costanza nel perseguirli.

Anche se con numeri inventati per l’occasione, Luca è l’esempio perfetto di come, con pochi strumenti ma con metodo, si possa costruire sicurezza, realizzare sogni importanti come la casa, e persino pensare a una pensione libera e anticipata.

Il momento migliore per iniziare a pianificare era ieri. Il secondo migliore è oggi.

Il presente contenuto è ai soli fini didattici e di discussione, fai le tue ricerche prima di investire (do your own research before invest).

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