Cos’è un bear market – mercato ribassista

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Da un po’ di anni hai iniziato a investire i tuoi sudati risparmi mese dopo mese con cadenza regolare. Il valore di quanto hai investito tramite questo piano di accumulo (PAC), ha continuato a crescere dandoti fiducia nel processo.

Il mercato è stato compiacente e, al di là di qualche piccola correzione, dovuta a problemi politici o a qualche scandalo economico, ha continuato a salire.

Analisti e fior fiore di economisti si aspettano una crescita anche per i prossimi anni, cosa potrebbe andare storto? La disoccupazione è ai minimi e la fiducia dei consumatori è elevata.

A questo punto inizi a pensare di aumentare la cifra che stai risparmiando mensilmente nel tuo PAC.

E poi… a un certo punto… succede quello che non ti saresti mai aspettato. Qualcosa si incrina nell’economia e tutto quello che sembrava oro è diventato qualcosa di meno prezioso.

Che sia una crisi finanziaria, che sia una crisi dovuta a una pandemia o allo scoppio di una bolla, in un determinato settore, il sentiment di mercato cambia precipitosamente.

Da risk on si passa a risk off e tutti si dirigono verso le uscite di sicurezza con il motto flight to quality a farla da padrone.

In borsa c’è il detto “si sale per le scale e si scende con l’ascensore“.

Ecco, la parte della discesa con l’ascensore è il cosiddetto bear market.




COS’E’ IL BEAR MARKET

Un bear market (letteramente in italiano “mercato orso“) è una fase di mercato caratterizzata da una discesa generalizzata dei prezzi degli asset.

Da non confondere con una semplice correzione in cui i prezzi calano ma all’interno di un trend che rimane comunque rialzista.

Di norma si può catalogare la differenza tra bear market e semplice correzione di mercato nel seguente modo:

  • se i prezzi calano meno del 20% (può essere del 5% o del 10%) allora si parla di correzione;
  • se i prezzi calano più del 20% allora si entra in un mercato ribassista a tutti gli effetti.

Naturalmente non si può essere sempre così precisi con le percentuali ma è per darti un’idea della differenza tra i due tipi di ribassi.

Il bear market è caratterizzato anche da una perdita generalizzata di fiducia da parte degli investitori.

Se provi a farci caso i telegiornali e i quotidiani, rispettivamente nei primi minuti e nelle prime pagine, avranno le notizie che riguardano le borse e le forti perdite percentuali del giorno.

Questo non farà altro che creare nelle persone quel senso di panico che è difficile da superare se non si pensa con la propria testa e se non si ha ben chiaro un proprio processo di investimento.

LE FASI DI UN MERCATO RIBASSISTA

Bob Farrell è stato uno dei più famosi analisti finanziari di Wall Street, che passò gran parte della sua carriera lavorando per Merrill Lynch.

Si deve la sua fama alle “10 regole fondamentali dei mercati” che elaborò durante la sua carriera finanziaria. La regola n. 8 descrive bene come funziona un bear market:

Bear markets have three stages – sharp down, reflexive rebound and a drawn-out fundamental downtrend

  1. Bear markets often START with a sharp and swift decline.
  2. After this decline, there is an oversold bounce that retraces a portion of that decline.
  3. The longer-term decline then continues, at a slower and more grinding pace, as the fundamentals deteriorate.

Per Bob Farrell il mercato ribassista ha tre fasi, la prima consiste in un declino veloce e repentino. La seconda consiste in un rimbalzo che ritraccia il precedente declino e la terza che consiste in una lenta ma continua discesa dei prezzi che segue il deterioramento dei fondamentali economici.

Un’immagine che rappresenta bene come si evolve un bear market è la seguente:

Bear market phase

Alla fine che le fasi siano 3 o scomposte in più parti poco cambia.

Il mercato orso vede segnare nuovi minimi uno dopo l’altro, per dirla dal punto di vista dell’analisi tecnica, sarai in presenza di massimi e minimi decrescenti.

BEAR MARKET VS CORREZIONE DI MERCATO

Un po’ di dati non fanno mai male, grazie a CNBC, qui di seguito trovi due tabelle che ti mostrano il declino medio e i tempi di recupero delle correzioni di mercato e dei bear market succedutesi dalla seconda guerra mondiale in poi:

CH 20200227_market_corrections_since_wwii.png

Dalla seconda guerra mondiale ci sono state 26 correzioni che hanno avuto un declino medio del 13,7%, sono durate quattro mesi e hanno richiesto quattro mesi per recuperare.

CH 20200227_bear_markets_since_wwii.png

Per quanto riguarda il mercato orso, dal dopoguerra, se ne sono verificati 12 con un declino medio del 30% avvenuto in 14 mesi.

Per recuperare i prezzi precedenti ci sono voluti in media 24 mesi.

I PIU’ FAMOSI BEAR MARKET DELLA STORIA

I bear market più famosi di solito sono collegati a eventi che hanno provocato gravi danni all’economia e per questo sono ricordati per le generazioni a seguire.

Eccone alcuni che magari hai già sentito anche tu:

– 1840: bolla finanziaria legata alla costruzione delle ferrovie (Railway Mania) avvenuta nel Regno Unito.

– 1929: crisi finanziaria di Wall Street avvenuta alla fine del decennio che è stato soprannominato “i ruggenti anni ’20” e che diede il via alla grande depressione degli anni ’30.

– 1974: crisi petrolifera del medio oriente con prezzi del petrolio che quadruplicarono nel giro di poco tempo che mandarono al tappeto i mercati azionari di tutto il mondo.

– 2000: bolla finanziaria relativa alla internet-mania dove società legate al settore tecnologico si quotavano e raggiungevano in poco tempo capitalizzazioni spaventose.

– 2008: crisi subprime che colpì il mercato immobiliare statunitense facendo crollare il mito del mattone in più parti del mondo.




CITAZIONI E BEAR MARKET

E i più grandi investitori internazionali che dicono a proposito del mercato orso? Leggilo qui di seguito:

John Templeton:For those properly preparedthe bear market is not only a calamity but an opportunity.”

Jim Rogers: “[…] the last leg of a bear market always ends in panic.

Shelby Davis:Bear markets make people a lot of money, they just don’t know it at the time.”

Peter Lynch: “I’ve found that when the market’s going down and you buy funds wisely, at some point in the future you will be happy.”

J. P. Morgan: “In bear marketsstocks return to their rightful owners.”

Warren Buffett: “Look at market fluctuations as your friend rather than your enemy; profit from folly rather than participate in it.

Come vedi gli investitori più famosi ritengono i mercati ribassisti come opportunità piuttosto che come un punto di non ritorno.

Essere fiduciosi verso il futuro deve essere una dote che ti accompagna sempre anche nei momenti più difficili.

L’uomo avrà tante contraddizioni nel suo agire ma ricorda una cosa: “never short human ingenuity” (cit.).

Che vuol dire mai andare contro l’ingegno umano.

CONSIGLI PER SUPERARE UN MERCATO ORSO

Superare un bear market è un’esperienza non facile da vivere. Circondato da notizie negative da tutti i lati è difficile non lasciarsi coinvolgere in questa spirale al ribasso.

In questo ambiente i giorni passano lenti e, credimi, che passare un’anno (come hai visto la durata media di un bear market è di 14 mesi)  in questa maniera non è semplice.

Per questo uno degli errori più frequenti da evitare è lasciarsi prendere dallo sconforto e bloccare il proprio piano di accumulo nel bel mezzo di un mercato ribassista.

Anche quello comunque dipende sempre dalla situazione finanziaria individuale.

Durante un bear market la cosa migliore è giocare in difesa per dirla in termini calcistici tanto adorati da noi italiani.

Questo non vuol dire non investire del tutto ma piano piano (in dosi omeopatiche) andare ad acquistare, per esempio, società che hanno bilanci solidi.

Quelle società che riusciranno ad attraversare la tempesta e a uscirne salve.

Quindi se stai investendo con un etf azionario controlla bene che sia un etf che va a investire sulle società che ritieni migliori.

Stessa cosa se si tratta di un etf obbligazionario controlla che le obbligazioni siano di società e/o stati con rating più elevato.

Come avrai capito il mercato orso non è il tempo di scommesse azzardate.




Qui di seguito ti faccio una lista di caratteristiche che ritengo importanti per sopravvivere a un bear market. E’ necessario avere:

– meno debito possibile;
– un’adeguato fondo di emergenza (6 mesi – 1 anno);
temperamento per sopportare la forte volatilità;
fiducia nel futuro;
liquidità extra per sfruttare le opportunità che si presentano nel mercato;
pazienza (infinita).

CONCLUSIONI

I prezzi non possono crescere all’infinito, anche se piacerebbe a tutti che fosse così.

Mi fanno ridere quelli che scrivono di chiudere i mercati quando ci sono forti ribassi.

Ho capito che ci possono essere speculazioni che creano movimenti molto ampi però noto una certa asimmetria quando quei movimenti sono dalla parte opposta, cioè al rialzo.

Non vanno bene i ribassi mentre gli eccessi al rialzo, quelli sì, li lasciamo andare, magari all’infinito che avere i portafogli titoli ci fa sentire di umore migliore.

Il bello dei mercati finanziari è proprio quello di essere in continuo movimento nel bene e nel male, sta a noi sapere quando approfittarne o quando stare fermi e aspettare.

Alla fine fa parte del nostro sistema economico superare queste fasi di stress. Fasi che sono salutari per lasciare sgonfiare gli eccessi che si sono accumulati nella fase precedente.

Lavati via i panni sporchi si potrà ripartire con una economia in buona salute.

 

Il presente contenuto è ai soli fini didattici e di discussione, fai le tue ricerche prima di investire (do your own research before invest).

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