Cos’è lo spread in parole semplici
Negli ultimi giorni a causa dei problemi di formazione del nuovo governo italiano hai sentito parlare nuovamente dello spread. I media hanno ricominciato a dare importanza alle notizie riguardanti il suo andamento e credo quindi sia l’occasione giusta per spiegare cos’è lo spread in parole semplici. Perchè è così importante e che conseguenze ha lo spread sull’economia nazionale sono solo alcune delle domande che possono sorgere e a cui cercherò di dare una risposta in questo articolo. Ma andiamo con ordine e partiamo dalla definizione di spread.
COS’E’ LO SPREAD
La parola spread deriva dall’inglese e letteralmente significa “divario”. Lo spread di cui sentite tanto parlare in televisione quindi sta a indicare il differenziale di rendimento tra i titoli di stato italiani (BTP) e i titoli di stato tedeschi (BUND) con scadenza a 10 anni.
Solo l’Italia ha lo spread? No, ogni paese che emetta obbligazioni governative come titoli di stato decennali ha uno spread nei confronti di un altro paese. Se per esempio vai in Spagna sentirai parlare dello spread tra i Bonos (titoli di stato decennali emessi dalla Spagna) e i Bund.
Ma perchè in Europa viene presa come riferimento la Germania? Perchè è la nazione economicamente più forte e grande d’Europa quindi viene considerata come un porto sicuro. In sudamerica invece sentirai parlare dello spread nei confronti degli Stati Uniti, il paese più forte di quell’area. Ultimamente infatti è tornato alla ribalta lo spread tra Argentina e USA.
In Europa il differenziale indicato dallo spread sta a segnalare quanto più rischiosi sono i titoli di stato di un paese rispetto alla Germania.
Fai attenzione però a non confondere lo spread tra btp e bund con lo spread sui mutui applicato dalle banche che è una cosa totalmente diversa.
COME SI CALCOLA LO SPREAD?
Per farti un esempio pratico qui di seguito trovi la formula per calcolare lo spread Btp Bund:
Rendimento Btp – Rendimento Bund = spread Btp Bund
Per trovare lo spread hai bisogno di sapere prima quale è il rendimento dei titoli di stato decennali dell’Italia e della Germania.
Supponiamo che il rendimento del Btp sia il 3% mentre quello del Bund sia l’1% ecco quale sarebbe lo spread inserendo i valori nella formula suddetta:
3% (Rendimento Btp) – 1% (Rendimento Bund) = 2% (spread Btp Bund)
Il divario tra i due rendimenti è del 2%, quello è lo spread. Il fatto è che non sentirai mai parlare di spread del 2%, in televisione, nei telegiornali, nel caso dell’esempio di cui sopra sentirai parlare di spread uguale a 200 punti. Se ti stai chiedendo cosa siano quei punti si tratta di “basis point”, in italiano punti base.
In breve il punto base è la centesima parte di un punto percentuale (100 punti base=1%). Quindi se il risultato di prima era il 2% lo spread viene indicato con 200 punti base.
Adesso oltre a sapere cos’è lo spread sai anche qual’è l’unità di misura con la quale viene indicato di solito.
SPREAD E DEBITO PUBBLICO
Ma che conseguenze ha lo spread sul debito pubblico? Di norma a un aumento dello spread corrisponde un aumento degli interessi sui titoli di stato emessi dal governo, quindi sul suo debito pubblico. Sempre sulla traccia dell’esempio che ti ho proposto prima se lo spread al posto di 200 punti è di 400 punti può essersi verificata questa situazione:
5% (Rendimento Btp) – 1% (Rendimento Bund) = 400 punti base di spread Btp Bund
Attenzione però a non lasciarti ingannare perchè non sempre se lo spread aumenta vuol dire che gli interessi sul debito pubblico sono aumentati. Facciamo l’ipotesi che lo spread sia andato a 450 punti dai 400 di prima. Cosa può essere accaduto? Ecco la solita formula:
4,75% (Rendimento Btp) – 0,25% (Rendimento Bund) = 450 punti base di spread Btp Bund
Come vedi il rendimento dei Btp è sceso anche se lo spread nei confronti dei Bund è salito a 450 punti. Questo perchè il rendimento dei Bund è sceso anch’esso (dall’1% allo 0,25%) ma di più rispetto a quello dei titoli di stato decennali italiani.
GRAFICO STORICO DELLO SPREAD
Ora sai cos’è lo spread e sei curioso di sapere qual’è stato il suo andamento nel corso degli anni. Interesse del tutto legittimo, anche a me piace curiosare tra i dati storici della nostra economia. Di seguito trovi il grafico storico con dati mensili dello spread dal gennaio 1960 al novembre 2013:
LO SPREAD IN TEMPO REALE
Se invece ti interessa sapere in tempo reale il valore dello spread qui di seguito lo puoi vedere:
SPREAD E INVESTIMENTI
Che conseguenze ha lo spread sui tuoi investimenti? Nel caso lo spread salga e porti a un aumento dei tassi di interesse delle obbligazioni la conseguenza sarà una diminuzione del prezzo di quell’obbligazione. Se hai un po’ di dimestichezza con il mondo degli investimenti finanziari sai che vi è una correlazione inversa tra tasso di interesse e prezzo dell’obbligazione: se il tasso di interessa aumenta il prezzo dell’obbligazione cala e viceversa.
Ecco che, come ho scritto prima, se un aumento dello spread porta a un aumento dei tassi di interesse sui titoli governativi, i loro prezzi caleranno.
E per quanto riguarda le azioni? Anche le azioni potrebbero subire dei contraccolpi, prova a pensare alle banche. Nel loro bilancio hanno iscritto valori di titoli di stato per svariati miliardi di euro. Se gli interessi aumentano il valore di questi titoli di stato calerà e il prezzo delle azioni calerà di conseguenza registrando la variazione in negativo avvenuta nello stato patrimoniale.
Se poi si scatena il panico come nel 2012 le azioni vengono vendute senza neanche guardare al prezzo e le loro quotazioni letteralmente si inceneriscono.
CONCLUSIONI
Sei al termine dell’articolo, sei arrivato fino a qui e hai ormai capito cos’è lo spread. In parole semplici e per mezzo di esempi pratici ho anche cercato di spiegarti che leve possono modificare in positivo o in negativo questo indicatore. Hai visto che per prassi lo spread viene calcolato tra i diversi titoli di stato decennali prendendo a riferimento i Bund tedeschi visto che la Germania è l’economia europea più forte.
Ma allora perchè tanta preoccupazione quando si parla di spread? Purtroppo nel 2012 durante la crisi dell’eurozona i media hanno soffiato sul fuoco dello spread creando questo alone di paura. Ancora oggi ogni tanto senti parlare dell’aumento dello spread, nonostante gli interessi sui titoli di stato siano ai minimi da decenni.
L’importante quindi non è tanto lo spread in sè ma il tasso effettivo pagato dallo stato sulle obbligazioni emesse. Per questo aldilà dei titoloni che faranno i telegionarli e i quotidiani verifica sempre il tasso di interesse e non farti confondere nelle tue decisioni di investimento. Sì lo so purtroppo non è facile ma il bello di questo mondo è proprio questo e come dice una delle citazioni di Warren Buffett “Investing is simple, but not easy” (investire è semplice ma non facile).