Cos’è la geopolitica

Geopolitica
Tempo di lettura: 5 minuti

La geopolitica, un tempo considerata un concetto astratto e lontano dal dibattito pubblico, è oggi un tema che spazia dalle chiacchiere al bar ai dibattiti nei talk show.

Fino a pochi anni fa in molti la consideravano una materia irrilevante, specie in paesi come l’Italia, dove spesso si tende a percepire la storia come un capitolo concluso.

Con la caduta dell’Unione Sovietica, infatti, sembrava che il mondo fosse entrato in un’era di stabilità, guidata dall’ordine liberale, una combinazione di democrazia parlamentare e mercati aperti.

Il grande dualismo tra liberalismo occidentale e socialismo orientale si era dissolto, alimentando l’idea di un mondo globale, sancendo quella che Fukuyama avrebbe poi definito la “fine della storia”.

So che ti starai chiedendo perché parlare di geopolitica in un blog dedicato a finanza e investimenti.

La risposta è semplice: la geopolitica sta diventando sempre più determinante nelle dinamiche economiche e finanziarie globali, influenzando mercati, scelte strategiche e investimenti.

Prepararsi con qualche informazione in più potrebbe fare la differenza nei prossimi anni.

In questa serie di articoli quindi cercherò di esplorare il ruolo dei principali attori globali, i cosiddetti “imperi”, che esercitano la loro influenza ben oltre i confini nazionali.

Scriverò degli Stati Uniti, l’attuale egemone globale, e della loro pax americana, oggi sfidata (anche se indirettamente) dal punto di vista militare da potenze come Russia e Iran.

Approfondirò poi la Cina, che possiede il vero potenziale economico per competere con l’America, e mi soffermerò anche sull’Europa (intesa come Unione Europea) e sul ruolo dell’Italia all’interno di questo contesto complesso.

Ma prima di tutto, è fondamentale comprendere cos’è la geopolitica e perché è così importante.

Partiamo quindi dalla definizione data dalla Treccani: con il termine geopolitica si indica quel complesso di problemi politici che traggono origine da fatti d’ordine territoriale, specie quando si consideri lo Stato come un organismo che nasce, si sviluppa e decade, e che, al pari degli esseri viventi, ha bisogno di uno spazio vitale.

Per dirla invece più semplicemente usando le parole di Dario Fabbri “la geopolitica si occupa dell’interazione fra aggregazioni umane in uno spazio geografico specifico in forma conflittuale alla ricerca del cambiamento”.

Dopo aver letto due definizioni del genere capisco che l’espressione possa essere questa:

Provo quindi a spiegarti qui di seguito passo dopo passo cos’è la geopolitica.

La geopolitica cerca di capire come si muovono le aggregazioni umane di qualsiasi tipo, piccoli o grandi, nobilissimi o miserabili, illegali o illegali, in un determinato spazio geografico e ha la caratteristica di dare dà per certa la conflittualità nell’interazione.

Per la geopolitica l’interazione fra aggregazioni umane è sempre conflittuale e direi che ne abbiamo avuto un esempio molto chiaro dal 2022 in poi.

Inoltre, l’oggetto principale del suo studio è il cambiamento, inteso soprattutto come un cambiamento ciclico.

Questo perché, seguendo lo sviluppo umano, il cambiamento assume inevitabilmente una natura ciclica: nasciamo, cresciamo, maturiamo, invecchiamo e, infine, moriamo.

Il termine geopolitica è stato coniato dallo svedese R. Kjellén nell’ottocento ma è solo tra la prima e la seconda guerra mondiale che si diffuse, soprattutto in Germania, dove si sviluppò anche una scuola guidata da K. Haushofer e raccolta attorno allo Zeitschrift für Geopolitik.

Proprio perchè considerata pericolosa questa disciplina subì un’involuzione dopo la seconda guerra mondiale per assistere a una successiva ripresa solo a partire dagli anni ’70.

GEOPOLITICA E FILOSOFIA POLITICA

Dopo aver chiarito cos’è la geopolitica, è il momento di spiegare perché non deve essere confusa con la filosofia politica.

Per contestualizzare meglio potresti cadere nell’errore di pensare che Machiavelli fosse un geopolitico. Invece no, Machiavelli nel suo libro Il principe si occupava di filosofia politica e scienza di governo.

Ma che differenza c’è tra geopolitica e filosofia politica?

Quest’ultima essenzialmente si concentra su tutto ciò che in geopolitica si tende a considerare sovrastruttura.

Sovrastruttura intesa come istituzioni, ideologie, partiti.

La struttura invece, che viene studiata dalla geopolitica, è composta dall’essere umano in quanto tale, in forma aggregata.

La filosofia politica non parte dall’essere umano, parte dalla sua sovrastruttura e fa questo ragionamento inverso: in base al sistema istituzionale di una specifica comunità ti so descrivere la traiettoria di questa oppure in base al partito che vince in una specifica comunità ti so disegnare il futuro di questa.

Per la geopolitica invece è esattamente il contrario, è in base a com’è una specifica comunità o a quale contesto vive o in quale congiuntura storica si trova che si dà o le viene dato questo o quel sistema istituzionale, ma non è il sistema istituzionale che ne crea la traiettoria.

Detta anche in un altro modo, sono le caratteristiche strutturali di una comunità che generano il sistema istituzionale o le consentono di avere soltanto quello in uno specifico momento storico.

Attenzione, perché questa differenza è fondamentale e ha ricadute anche su altre discipline, come la storiografia, che trova applicazione nella filosofia politica, su cui essa stessa si basa.

La filosofia applicata alla storiografia è prettamente leaderistica, cioè caratterizzata da una tendenza eccessiva a esaltare la figura di un capo o di una guida.

Basti solo pensare a quando studiavamo storia nei libri di testo scolastici, c’è sempre qualcuno che determina l’andamento della storia, da solo, proprio da solo o, al massimo, con un gruppo di amici.

Ci sono i Carlo Magno, i Napoleone, gli Hitler e così via, ma i miliardi di esseri umani che hanno attraversato la storia dove stanno?

Ecco perché è fondamentale cambiare punto di vista e osservare le cose da una prospettiva diversa, dal basso, partendo dagli essere umani, proprio come fa la geopolitica.

Il bello è che pretendiamo dalle nazioni qualcosa che da un singolo essere umano non pretenderemmo mai, pretendiamo che le nazioni siano sempre perfettamente razionali, ricche, senza debiti, giuste ecc.

In poche parole, tutto ciò che noi, come individui, non siamo mai del tutto nella vita. Ognuno di noi ha commesso errori, si è comportato male almeno una volta e nasconde qualche scheletro nell’armadio.

Così lo sono anche le nazioni.

Una nuova prospettiva quindi, dicevo, che è da ricercare soprattutto nella condizione stessa dell’essere umano: così piccolo e insignificante davanti ai grandi avvenimenti storici, ma allo stesso tempo così parte integrante degli stessi.

Lo aveva capito anche il grande Francesco De Gregori in La storia siamo noi quando incontriamo nel testo la frase “Perché è la gente che fa la storia.

CONCLUSIONI

La geopolitica non è solo una materia per analisti o studiosi di relazioni internazionali: nel contesto attuale è diventata fondamentale anche per ogni investitore.

Gli eventi geopolitici, come guerre, sanzioni o tensioni commerciali, possono alterare i mercati finanziari, influenzando il valore di valute, materie prime come petrolio e gas, azioni e obbligazioni.

Le oscillazioni nei prezzi di questi asset non sono mai casuali, ma spesso rispecchiano mutamenti nei rapporti di forza tra le potenze mondiali.

Basti ricordare le conseguenze della guerra Russia/Ucraina sugli ETF russi che molti avevano in portafoglio (tra cui io, il prof. Coletti, Mr RIP ecc.) con il loro congelamento e la successiva liquidazione/chiusura dei fondi.

La crescente regionalizzazione dei mercati, alimentata da nuove alleanze economiche come i BRICS, sta creando blocchi sempre più autonomi che sfidano il modello tradizionale della globalizzazione.

Investire in un contesto del genere richiede una comprensione delle dinamiche geopolitiche che guidano queste trasformazioni.

Guardando al futuro, eventi geopolitici come la competizione tra Stati Uniti e Cina, l’instabilità energetica in Europa, e l’espansione di nuove potenze economiche avranno un impatto determinante sui mercati globali.

Prepararsi significa adottare un approccio informato, diversificare i propri investimenti e saper riconoscere i rischi nascosti in un mondo che è diventato sempre più interconnesso ma instabile.

Come abbiamo già visto negli ultimi anni, le decisioni politiche ed economiche delle grandi potenze non si limitano a plasmare il corso della storia, ma influenzano direttamente il valore delle nostre scelte di investimento.

In definitiva, comprendere la geopolitica non è solo utile, ma indispensabile per orientarsi nel panorama finanziario del futuro.

Il presente contenuto è ai soli fini didattici e di discussione, fai le tue ricerche prima di investire (do your own research before invest).

________________________________________________________________________

Se ti piacciono i miei contenuti e vuoi restare aggiornato, iscriviti alla mia newsletter mensile! E per contenuti extra e interazioni veloci, seguimi su X.com: @davyderosa

Lascia un commento