Berkshire Hathaway meeting 2017 – Appunti
Si è svolto nella giornata di ieri il consueto meeting annuale degli azionisti della conglomerata di Warren Buffett. Un appuntamento diventato per molti una tradizione. Un evento che riempie al limite il palazzatto dello sport “CenturyLink Center” di Omaha. Con le persone che iniziano a mettersi in fila anche cinque ore prima che i cancelli vengano aperti per l’entrata.
Un pellegrinaggio di oltre 37000 azionisti da tutti gli Stati Uniti. Nonostante da alcuni anni venga effettuata anche la diretta streaming tramite il webcast messo a disposizione da Yahoo in modo da consentire di seguire l’evento anche a chi non può partecipare sul posto.
Insomma il meeting Berkshire Hathaway anche per il 2017 si è confermato come partecipazione ai livelli dei precedenti diventando ogni anno sempre più una “Woodstock for Capitalists” come lo stesso Buffett la definisce.
Per quanto mi riguarda questa è l’occasione per mettere in ordine le più importanti risposte di Buffett e Munger date alle numerose domande che gli sono state poste dagli azionisti. Ho cercato di raggruppare le varie affermazioni in base all’argomento comune.
INVESTIMENTI
Buffett parlando dei principali criteri di investimento: 1) sustainable competitive advantage, 2) good manager, 3) good price.
Munger: “If you ask me in retrospect what our biggest mistake is in the tech field, it’s not buying Google. We were smart enough.”
Munger: “We were smart enough to figure out Google and we didn’t. We were early customers. We failed you there. We do it all the time.”
Munger: “We blew Wal-Mart too. When it was a total cinch, we were smart enough to figure it out and we didn’t.”
Munger: “What’s been done (at AMZN) was very difficult and hard to predict. I don’t feel bad about not predicting it.”
Munger: “The investing world has gotten a lot more competitive…in the old days it was like shooting fish in a barrel.”
Munger: “The first rule of fishing is to fish where the fish are. The second rule is to remember the first.”
Munger: “Regarding my fishing comment, I meant that there are more fish in the Chinese market than the US market.”
CEO – AMMINISTRATORI DELEGATI
Buffett parlando di Wells Fargo: “If there’s a major problem, the CEO will get wind of it. At that moment, that’s the key to everything. The CEO has to act.” “The main problem was they didn’t act when they learned about it.”
Buffett: “Execution is what counts.”
Munger: “Jeff Bezos is a different species.”
Buffett: “I ask every public company CEO what they’d do differently if they owned the whole company.”
FINANZA COMPORTAMENTALE
Munger: “I think it’s a good idea not to play where other people are better.”
Buffett: “An ounce of prevention is worth way more than a pound of cure.”
Munger: “Our early experience of trying to fix the unfixable was so horrible that we learned to stop doing it.”
Buffett: “We were young and ignorant then.”
Munger: “Now we’re old and ignorant.”
Munger: “We keep learning, but most important, we don’t unlearn the old tricks.”
Munger: “We’re trying to set a proper example. Stay sane, be honest…I’m proud of Berkshire.”
Munger: “I think we have one big advantage. A lot of other people are trying to be brilliant, and we’re just trying to stay rational.”
Munger: “Trying to be brilliant is dangerous.”
Buffett: “Capitalism is brutal to capital if you’re in the wrong business.”
Munger: “I recognize that the S&P algorithm is hard to beat. But I’m more comfortable with the Berkshire shares.”
INCENTIVI
Buffett: “There’s nothing wrong with incentives, but you have to be careful what you incentivize.”
Munger: “I can hardly find the words to explain my contempt for compensation consultants.”
Buffett: “If the Board hires a compensation consultant after I go, I will come back.”
Munger: “The investment world has gotten tougher with more wealth and more obsession with finance throughout the country.”
FUTURO DI BERKSHIRE HATHAWAY
Buffett: “With $90B of cash, the incremental $10.2B isn’t really doing much for us.”
Buffett: “I’d be surprised if 10 years from now we don’t have significantly more money in wind and solar.”
Buffett: “I really don’t know any company that could take more general or specific adversities than Berkshire.”
Buffett: “10 years from now, BRK will be an aggregation where more money has been put in during that 10 years than the whole time before.”
Buffett: “The chance of a bad result owning Berkshire Hathaway shares is about as low as you can find (over next 10 years). Same for sensational result.”
Buffett: “If we find a really big deal that makes compelling sense, we’re gonna do it.”
ALCUNE MIE CONSIDERAZIONI
Come ogni anno questo evento si conferma ricco di consigli, opinioni, intuizioni sul mondo degli investimenti che è difficile trovare in eventi simili di altre società. La schiettezza e l’onestà del duo a capo della Berkshire Hathaway è il plus che ha fatto guadagnare loro tanta celebrità.
Ma aldilà degli aspetti più generali, quelli che seguono sono i punti fermi da tenere bene a mente per il futuro:
- il capitale che sta accumulando la società sotto forma di cash sta diventando sempre più un “problema” (magari averne problemi del genere) nel senso che il suo impiego diventa sempre più difficile. Siamo a 90 miliardi di dollari e continueranno a crescere. Si stima il traguardo di 150 miliardi di dollari di cassa entro il 2020;
- per questo Buffett per la prima volta ha aperto alla possibilità di un ritorno del capitale in eccesso agli azionisti. Potrebbe essere attraverso dividendi o buyback (riacquisto di azioni proprie);
- mia opinione è che sia più probabile il buyback che dal punto di vista fiscale è la migliore soluzione. Non credo Buffett voglia che i dollari da lui accumulati negli anni vengano dispersi nella tassazione dei dividendi;
- probabilmente il limite al buyback che attualmente è fissato a 1,2x il book value verrà aumentato;
- Buffett ha detto chiaramente che la sua aspettativa di crescita organica per la società è del 10% annuo (compreso eventuali dividendi e/o buyback);
- facendo un calcolo grezzo l’azione tenuta per 20 anni garantirebbe un aumento di quasi 7 volte il suo valore attuale;
- per quanto riguarda il suo successore Buffett ha aperto alla possibilità che potrebbe esserci un nuovo CEO e/o un nuovo Presidente anche con lui ancora in vita.
CONCLUSIONE
Insomma, sappiamo tutti chi è Warren Buffett e chi è Charlie Munger. I due anche nel meeting Berkshire Hathaway 2017 non hanno deluso rispondendo con onestà e buon senso alle numerose domande che gli sono state poste per le oltre 5 ore di durata dell’evento.
Ricordo a tutti che Ormai Buffett ha 86 anni mentre Munger ne ha 93. Non proprio giovanissimi ma come ho letto da chi ha seguito tutta la diretta i due si sono dimostrati in forma. Citando sempre Buffett “I think there’s something to longevity in feeling happy about your life.”
Non credo sia facile arrivare a quell’età e avere ancora una buona dose di energia per presenziare tutte quelle ore davanti a migliaia di persone senza amare quello che si fa ogni giorno.
E voi avete seguito il meeting 2017? Quali considerazioni ritenete più importanti?
Titolo: Damn Right!: Behind the Scenes With
Berkshire Hathaway Billionaire Charlie Munger Autore: Janet Lowe Editore: John Wiley & Sons ISBN: 978-0471446910 Pagine: 304 Formato: Copertina flessibile Anno edizione: 2003 Prezzo intero: € 19,33 |