Lettera agli azionisti di Warren Buffett 2017 – alcune considerazioni
Avete presente un bambino che attende trepidante la propria festa di compleanno per scartare i regali? Ecco di solito mi sento così nell’attesa che esca l’annuale lettera agli azionisti di Warren Buffett. E anche per quella relativa all’anno 2017 è arrivato il momento (uscita ieri 24/02/2018). Sì, forse sto un po’ esagerando ma comunque è uno degli appuntamenti annuali che attendo di più. Quest’anno in particolare erano due i punti principali per i quali speravo in alcune delucidazioni da parte dell’Oracolo di Omaha: la sua successione in Berkshire Hathaway, dopo che a gennaio erano entrati in cda come vice presidenti Abel e Jain. E qualche novità sull’utilizzo dell’enorme montagna di liquidità che la società si ritrova in cassa. Soprattutto dopo che è uscita la notizia che Buffett è uno dei grandi possessori di titoli di stato USA a breve termine. Ti ricordo che ormai la liquidità disponibile ha superato i 100 miliardi di dollari. Come vedrai andando avanti nella lettura dell’articolo sono rimasto un po’ deluso e non ho avuto i dettagli che mi sarei aspettato. Questo non vuol dire che non sia valsa la pena di leggere la lettera annuale.
Ma andiamo con ordine.
I PUNTI SALIENTI DELLA LETTERA AGLI AZIONISTI DI WARREN BUFFETT 2017
La lettera inizia con i risultati ottenuti nel 2017 che hanno visto un guadagno in valore per Berkshire Hathaway di 65 miliardi di dollari. Molto onestamente Buffett fa presente che solo 36 miliardi derivano dall’attività della società. I 29 miliardi rimanenti sono dovuti alla riforma del fisco voluta dall’amministrazione Trump e che ha visto la luce lo scorso dicembre. Riforma fiscale che comporterà un po’ di problemi nella comunicazione dei risultati effettivi nei prossimi trimestri. Confusione dovuta alle modifiche nella valutazione di alcune poste di bilancio.
Riguardo le acquisizioni:
Il 2017 è stato un anno immobile come acquisizioni e Buffett ci spiega il motivo. Quello che cercano quando devono acquistare un azienda oltre a un vantaggio competitivo durevole, manager di alto livello e buoni ritorni sul capitale è anche un prezzo di acquisto adeguato.
Nel 2017 è mancato proprio quest’ultimo tassello: il prezzo adeguato. Come da sue stesse parole “… as prices for decent […] business hit an all-time high. Indeed, price seemed almost irrelevant to an army of optimistic purchasers”.
Quindi nel corso del 2017 abbiamo vissuto un periodo in cui il prezzo sembrava irrilevante a un esercito di acquirenti ottimisti. Se segui Investire con Successo sai che il prezzo conta moltissimo per calcolare i rendimenti futuri e renderlo irrilevante è la cosa più sbagliata da fare.
Parole comunque che ti dovrebbero suonare familiari dopo che Howard Marks ci aveva già messo allerta nel suo promemoria Investire ma con cautela. E più recentemente, il 30 gennaio 2018, sempre Howard Marks in un intervista ha aggiunto che non è più il momento di aggiungere rischio al portafoglio.
Parlando di rischi arriviamo all’enorme liquidità in cassa alla holding di Warren Buffett.
Riguardo i titoli di stato:
Come vi ho linkato all’inizio dell’articolo la società di Buffett è diventata uno dei grossi player nei titoli di stato americani. Da quello che scrive nella sua lettera comunque non credo sia molto felice di tenere tutti quei soldi in U.S. Treasuries Bills anche se in mancanza di alternative valide non si può fare altrimenti…
Come puoi leggere i titoli di stato in cui è investita la liquidità della società sono a brevissimo termine, 3 mesi per la precisione. E il guadagno, testualmente, è una miseria.
Qui torniamo al punto precedente, finchè non si torna a prezzi adeguati nei mercati finanziari difficile investire con buoni ritorni. Pertanto anche Buffett preferisce giocare in difesa e rimanere in attesa di tempi migliori.
Che sia l’ora quindi di mettere in portafoglio un po’ di titoli di stato americani in attesa del prossimo bear market? Ho già scritto che è molto probabile l’arrivo di un mercato orso. Il problema non è se, ma quando.
Riguardo il breve termine e la leva finanziaria:
Nella seconda metà della lettera agli azionisti di Warren Buffett trovi anche le maggiori correzioni che l’azione ha avuto nel corso della sua storia (53 anni). Sono state quattro e tutte corrispondono a quattro bear market degli indici statunitensi:
Buffett prende queste correzioni come pretesto per scrivere come nel breve periodo nessuno può sapere fino a che punto scenderà il valore di un’azione. Inoltre proprio per il fatto che il mercato è irrazionale soprattutto nei momenti di panico, è sempre meglio non usare la leva finanziaria. Anche se si usa a piccole dosi.
Quando correzioni violente si presentano nei mercati si possono aprire straordinarie opportunità per quelli che non hanno debiti.
Riguardo la scommessa di Warren Buffett:
L’ultima parte della lettera agli azionisti è dedicata alla conclusione della scommessa che ha fatto 10 anni fa e che naturalmente ha stravinto. Presenta i risultati finali e descrive bene le motivazioni che lo avevano portato a scommettere in quel modo. Farò un articolo di aggiornamento del precedente che avevo scritto il mese scorso con qualche altra considerazione. Rimani sintonizzato!
MAGGIORI PARTECIPAZIONI DI BERKSHIRE HATHAWAY AL 2017
Come da lettera agli azionisti qui di seguito trovi le 15 maggiori partecipazioni di Berkshire Hathaway al 31/12/2017:
Rispetto al 2016 una differenza evidente fin da subito è l’aumento della quota in Apple Inc, salita in un anno del 2,2%. Dal 1,1% al 31/12/2016 è salito al 3,3% del 31/12/2017. Durante il corso del 2017 Buffett ha quindi continuato a incrementare la propria quota nel colosso di Cupertino, nonostante i prezzi di Apple siano saliti parecchio. Il suo prezzo medio di carico è 125,73 dollari. Se vuoi anche tu comprare azioni Apple stai molto attento che in questi giorni il loro prezzo è a 175 dollari, non proprio a buon mercato. Non sempre conviene copiare l’operatività dei grandi investitori quindi prima di agire fai le tue valutazioni.
CONCLUSIONI
Come avrai capito le domande che mi ponevo rispetto alla sua successione in società e all’utilizzo della liquidità non sono state esaudite. Anche se per quanto riguarda la liquidità ha detto chiaramente che in questo momento non ci sono le condizioni per utilizzarla in maniera ottimale.
Comunque leggere la lettera agli azionisti di Warren Buffett non è mai tempo perso e direi che il modo migliore per concludere è con una sua citazione:
“Charlie and I sleep well. Both of us believe it is insane to risk what you have and need in order to obtain what you don’t need.”
Trad: Charlie e io dormiamo bene. Entrambi crediamo che sia folle rischiare quello che si ha e di cui si ha bisogno al fine di ottenere ciò di cui non si ha bisogno.
Se vuoi leggere la lettera agli azionisti di Warren buffett 2017 la trovi in formato pdf qui.