Crollano i mercati! Cosa fare?

Educazione finanziaria
Tempo di lettura: 3 minuti

 

NIENTE!

 

It’s that simple!

Ti aspettavi una risposta più articolata, vero? Magari una di quelle che in questi giorni di “panico” hai visto o letto ovunque online.

Dai, non essere deluso. Prima lascia che contestualizzi la situazione attuale dei mercati, poi arriveremo alla motivazione di quel NIENTE!

Al momento in cui scrivo, il Nasdaq è sceso di poco più del 6% e l’S&P 500 di circa il 4%. Ecco il grafico dell’S&P 500:

In molti hanno già iniziato a lanciare segnali d’allarme. Il che mi fa pensare: se la gente si spaventa per un semplice calo di qualche punto percentuale, cosa succederà quando ci troveremo di fronte a qualcosa di davvero serio?

E per davvero serio intendo anche un crollo del 50% dai massimi, che prima o poi capiterà.

Come sempre, nella community finanziaria, iniziano a spuntare articoli e video su cosa fare quando crollano i mercati.

A parte che parlare di crollo in questo contesto è piuttosto (molto) esagerato, per il momento si tratta ancora di normali correzioni.

Certo, potrebbero esserci ulteriori ribassi, ma siamo ancora lontani da un vero e proprio tracollo.

Chi investe nei mercati finanziari deve sempre aspettarsi che, prima o poi, ci saranno cali:

Riepilogando, l’indice SP500 può calare in media:

  • ogni anno del 5%;
  • ogni anno e mezzo del 10%;
  • ogni due anni e mezza del 15%;
  • ogni quattro anni del 20%;
  • ogni nove anni del 30%.

Queste sono statistiche che nel tempo possono variare ma danno comunque un’idea di cosa aspettarsi quando si investe.

E poi, nei dati non compare un bear market del 50%—che, come diceva Charlie Munger:

“If you’re not willing to react with equanimity to a market price decline of 50% two or three times a century, you’re not fit to be a common shareholder.”

Le reazioni isteriche e le preoccupazioni esagerate che si leggono in rete mi fanno capire quanto la nostra società sia accecata dal breve termine.

Se hai azioni in portafoglio (o anche un fondo azionario) invece dovresti pensare al lungo periodo.

Abbiamo già visto nell’articolo sui 4 pilastri della finanza personale che le azioni sono strumenti finanziari con una duration di molti anni, quasi due decenni.

Se non hai intenzione di tenerle per un periodo così lungo, allora più che di investimento si tratta di trading.

E qui entrano in gioco altri fattori come la fortuna e il sentiment del mercato.

Perchè allora è meglio non fare niente?

Dire non fare niente è facile, ma per la maggior parte delle persone è incredibilmente difficile da mettere in pratica.

Siamo cresciuti con l’idea che il valore di ciò che facciamo dipenda dall’azione: se non fai qualcosa, non sei produttivo e quindi non meriti una ricompensa.

Questo approccio può funzionare nel lavoro, ma negli investimenti spesso è proprio non fare niente la cosa migliore.

Se il tuo portafoglio è stato costruito sulla base dei tuoi obiettivi finanziari, perché dovresti prendere decisioni dettate dall’emotività del momento o dall’influenza dei media, che puntano solo a catturare la tua attenzione?

Non lasciare che le notizie ti distolgano dalla tua pianificazione finanziaria. Resta fedele alla tua strategia e impara a ignorare il rumore di fondo che cerca di spingerti ad agire impulsivamente.

Come diceva Terry Smith, noto investitore inglese e fondatore del fondo Fundsmith:

“Buy good companies, don’t overpay, and do nothing.”

Acquista buone aziende, non strapagare… e poi semplicemente aspetta.

Il presente contenuto è ai soli fini didattici e di discussione, fai le tue ricerche prima di investire (do your own research before invest).

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