Il mio (inadeguato) tributo a Charlie Munger
Tra poco più di un mese, Charlie Munger avrebbe compiuto 100 anni. Durante quasi 60 di questi anni, è stato partner d’affari di Warren Buffett.
Una vita vissuta sempre all’insegna dell’autenticità e di quell’onestà intellettuale che è diventata ormai una risorsa scarsa nella nostra società.
Apprezzabile il modo in cui lo ha definito Nassim Nicholas Taleb su X (ex Twitter): “One of the last authentics.“
Uno degli ultimi autentici… proprio vero!
Invece Mark Spitznagel, fondatore di Universa Investments, sul Wall Street Journal riassume bene chi era Charlie Munger:
“Munger was a guiding light that taught a generation (or two, or three) of investors, including me, how to think—what to focus on, what not to focus on, the importance of mental models, and how to avoid so much of the BS from the industry and academia.”
Traduzione: Munger è stato una guida illuminante che ha insegnato a una generazione (o due, o tre) di investitori, me incluso, come pensare: su cosa concentrarsi, su cosa non concentrarsi, l’importanza dei modelli mentali e come evitare gran parte delle sciocchezze provenienti dall’industria e dall’accademia.
In questo articolo proverò quindi a scrivere il mio personale tributo a Charlie Munger, un tributo che sicuramente risulterà inadeguato ma che vuole rendere omaggio alla straordinaria saggezza e all’immenso contributo che ha offerto al mondo degli investimenti e non solo.
E’ molto difficile rendere il giusto omaggio quando si tratta di spiegare l’impatto che Munger ha avuto su innumerevoli persone, la maggior parte delle quali non lo ha neanche conosciuto personalmente. Io mi considero tra queste.
Una delle sue caratteristiche era quella di voler condividere i suoi princìpi perchè “La cosa migliore che un essere umano può fare è aiutare un altro essere umano a saperne di più.”
Anche se sapeva che questa continua condivisione di conoscenza avrebbe creato molta più competizione (come poi effettivamente si è verificato) nel campo degli investimenti.
Charlie Munger però era molto più di un brillante investitore.
Lo possiamo definire un vero e proprio intellettuale che acquisì diverse competenze in una straordinaria varietà di campi esclusivamente da autodidattica, il che ne rende la vita ancora più speciale e interessante, nonostante diverse disavventure.
LA VITA DI CHARLIE MUNGER
Sebbene molti possano pensare che una persona ricca abbia avuto una vita facile, la prima parte della vita di Charlie Munger è stata segnata da problemi e imprevisti.
Nel 1953, Munger aveva 29 anni.
Era da poco divorziato, aveva perso la casa e il divorzio comportava una grande stigmatizzazione sociale in quegli anni.
A suo figlio di 8 anni, Teddy, fu diagnosticato con il cancro, una leucemia incurabile.
Nessuna assicurazione medica: Munger doveva pagare tutte le spese.
Charlie visitava Teddy in ospedale ogni giorno, per poi camminare per le strade piangendo.
Teddy morì all’età di 9 anni.
Charlie quindi si trovava in ristrettezze finanziarie, divorziato e avendo appena perso il figlio.
Il 90% delle persone avrebbe potuto ricorrere all’alcol, alle droghe o pensare anche al peggio.
Munger non lo fece.
La forza di Charlie Munger la si può capire molto bene quando parla di autocommiserazione:
“In generale, l’invidia, il risentimento, la vendetta e l’autocommiserazione sono dei modi di pensare disastrosi. L’autocommiserazione si avvicina molto alla paranoia…
Ogni volta che ti accorgi che stai scivolando nell’autocommiserazione, non mi interessa quale sia la causa, anche se tuo figlio potrebbe morire di cancro, l’autocommiserazione non migliorerà la situazione.
È un modo ridicolo di comportarsi.
La vita avrà colpi terribili, colpi orribili, colpi ingiusti, non importa. Alcune persone guariscono e altre no.
Qui penso che l’atteggiamento di Epitteto sia il migliore: pensava che ogni disgrazia della vita fosse un’opportunità per comportarsi bene.
Ogni incidente della vita era un’opportunità per imparare qualcosa e che il tuo dovere non era quello di immergerti nell’autocommiserazione, ma di sfruttare il terribile colpo in modo costruttivo.”
Parole di cui ognuno dovrebbe far tesoro.
Anche se alcune azioni possono risultare difficili da mettere in pratica, può essere utile sapere come reagire a determinate situazioni che ci pongono di fronte a delle difficoltà.
WARREN BUFFETT, CHARLIE MUNGER, BERKSHIRE HATHAWAY
A proposito del primo incontro con Charlie Munger, Warren Buffett dirà:
“I knew after I met Charlie, after a few minutes in the restaurant, I knew that this guy was going to be in my life forever. I knew we were gonna have fun together, we were gonna make money together, we were gonna get ideas from each other and we were both going to behave better than if we didn’t know each other.”
Traduzione: “Ero consapevole dopo aver incontrato Charlie, dopo pochi minuti al ristorante, sapevo che questo ragazzo sarebbe stato nella mia vita per sempre. Sapevo che avremmo passato momenti divertenti insieme, avremmo guadagnato insieme, avremmo condiviso idee reciproche e saremmo stati entrambi migliori nel comportarci, rispetto a se non ci fossimo conosciuti.”
Insomma fin dall’inizio fu intesa tra i due, un’intesa che si rafforzò sempre di più nel corso degli anni.
Questo non significa che i due fossero sempre d’accordo su tutto, ma ciò non li portava a litigare.
Sempre Buffett nel 2014:
“Charlie and I have never had an argument. We’ve disagreed on a lot of things.
And it’s just never led, and never will, lead to an argument. We argue with other people.”
Traduzione: Charlie ed io non abbiamo mai avuto un litigio anche se abbiamo avuto disaccordi su molte cose. Semplicemente non è mai successo, e non succederà mai, che questi disaccordi portino a un litigio. Litighiamo con altre persone.
E la saggezza di Munger a proposito di relazioni che portano a risultati win-win:
“We both have this fundamental idea that the world works better if you make your relationships win win. And we both early learned that the way to get a good partner was to be a good partner. These are very old fashioned ideas. And they just worked so fabulously well.”
Traduzione: Abbiamo entrambi questa fondamentale idea che il mondo funziona meglio se si stabiliscono relazioni vantaggiose per entrambe le parti. E abbiamo entrambi imparato presto che il modo per ottenere un buon partner era essere un buon partner. Sono idee molto tradizionali. E funzionano così favolosamente bene.
Parole di estremo buon senso, quasi banali direi, che tuttavia nella nostra società suonano come speciali e straordinarie.
Non solo relazioni umane e saggezza ma anche un fondamentale contributo nell’evoluzione della società che oggi conosciamo tutti come una delle più grandi al mondo:
“Berkshire Hathaway could not have been built to its present status without Charlie’s inspiration, wisdom and participation.”
Traduzione: Berkshire Hathaway non avrebbe potuto raggiungere il suo attuale status senza l’ispirazione, la saggezza e la partecipazione di Charlie.
Come si può leggere nel libro Il Tao di Charlie Munger sempre Warren Buffett aggiunge:
“Charlie Munger è l’architetto di Berkshire… È il suo progetto che le ha dato forma. Io ho fatto solo da appaltatore.”
Una società costruita pensando prima di tutto al margine di sicurezza come nell’ingegneria si costruiscono i ponti:
“In engineering, people have a big margin of safety. But in the financial world, people don’t give a damn about safety.
When you build a bridge, you insist it can carry 30,000 pounds, but you only drive 10,000 pound trucks across it. And the same idea works in investing.”
Traduzione: nell’ingegneria le persone hanno un ampio margine di sicurezza. Ma nel mondo finanziario, alle persone, non importa minimamente della sicurezza. Quando costruisci un ponte, insisti affinché possa sopportare 30.000 libbre, ma ci passano solo camion da 10.000 libbre. E lo stesso concetto funziona negli investimenti.
Gestendo il capitale degli azionisti nel modo più prudente possibile:
“Berkshire could easily be worth twice what it is now. And the extra risk we would’ve taken would’ve been practically nothing.
All we had to do is just a little more leverage that was easily available. We were very cautious in dealing with our shareholders’ money.”
Traduzione: Berkshire potrebbe facilmente valere il doppio di quanto vale attualmente. E il rischio aggiuntivo che avremmo assunto sarebbe stato praticamente nullo. Tutto ciò che avremmo dovuto fare sarebbe stato utilizzare un po’ più di leva finanziaria, facilmente disponibile. Siamo stati molto cauti nel gestire il denaro dei nostri azionisti.
Credo con buone ragioni che i due abbiano creato la più grande partnership finanziaria di tutti i tempi; è difficile immaginare che qualcosa del genere possa ripetersi nella storia.
I rendimenti di Berkshire Hathaway a confronto con l’indice SP500, nel periodo 1965-2022, parlano chiaro:
- Berkshire Hathaway 3.787.464%;
- S&P500 24.708%.
INSEGNAMENTI DI CHARLIE MUNGER
L’impatto che Charlie Munger ha avuto nella vita di innumerevoli persone non è mai stato pubblicizzato abbastanza, nonostante sia stato enorme.
Nella sua lunga vita ha dispensato consigli in molteplici modi: conferenze, interviste, meeting annuali con gli azionisti.
Non basterebbe un libro su Charlie Munger per elencarli tutti ma vediamone qui di seguito alcuni tra i più importanti:
- Distinguere la saggezza dalla follia grazie al buon senso:
“Part of having uncommon sense is being able to tune out folly, as distinguished from recognizing wisdom.
You’ve got whole categories of things you just bat away so your brain isn’t cluttered w/ them. That way, you’re better able to pick up a few sensible things to do.”
Traduzione: avere buon senso è la capacità di ignorare le sciocchezze, distinguendole dalla saggezza. Hai intere categorie di cose da scartare via, così il tuo cervello non è intasato da esse. In questo modo sei meglio attrezzato per cogliere alcune cose sensate da fare.
- Vai a dormire un po’ più saggio rispetto a quando ti sei svegliato:
“Spend each day trying to be a little wiser than you were when you woke up. Discharge your duties faithfully and well.
Step by step you get ahead, but not necessarily in fast spurts. But you build discipline by preparing for fast spurts.
Slug it out one inch at a time, day by day, and at the end of the day, if you live long enough, most people get what they deserve.”
Traduzione: trascorri ogni giorno cercando di essere un po’ più saggio di quanto fossi quando ti sei svegliato. Svolgi fedelmente e bene i tuoi compiti. Passo dopo passo, progredisci, ma non necessariamente con balzi veloci. Costruisci disciplina preparandoti per balzi veloci. Combatti duro, un centimetro alla volta, giorno dopo giorno, e alla fine, se vivi abbastanza a lungo, la maggior parte delle persone ottiene ciò che si merita.
- Invertire, sempre invertire:
“Knowing what you don’t know is more useful than being brilliant.
A lot of success in life and business comes from knowing what you want to avoid: early death, a bad marriage etc.”
Traduzione: sapere ciò che non si sa è più utile che essere brillanti.
Molto successo nella vita e negli affari deriva dal sapere cosa evitare: una morte precoce, un matrimonio infelice, e così via.”
- Semplicità prima di tutto:
“We have a passion for keeping things simple.”
“The big money is not in the buying and the selling, but in the waiting.”
Traduzione: il grosso del denaro non sta nell’acquistare e nel vendere, ma nell’aspettare.
Infine qui di seguito puoi vedere l’ultima intervista di Charlie Munger effettuata dalla CNBC qualche giorno prima della sua scomparsa.
CONCLUSIONI
Charlie Munger non ha mai fatto nulla che mi facesse sentire deluso o che mi facesse perdere il rispetto per lui.
Questo non significa che fossi d’accordo con tutto ciò che diceva (vedi alla voce Bitcoin) o faceva.
Ma non dubito che fosse un uomo di buona fede e un esempio degno di ammirazione e imitazione.
Nel mondo di oggi, avere modelli da prendere ad esempio non è solo importante, ma direi essenziale.
Possiamo solo essere felici per lui, che si è spento dopo aver vissuto appieno la vita, mantenendo fino all’ultimo quella lucidità mentale che sempre lo ha contraddistinto.
E per salutarlo per l’ultima volta, facciamogli un bell’applauso. 👏 Credo sia il minimo.