La mia storia
Oggi voglio condividere con te un po’ della mia storia personale, così potrai comprendere meglio molte delle scelte che ho fatto e che continuo a fare nella mia vita professionale.
Sin da quando ero adolescente, per ragioni che ancora oggi non comprendo appieno, ho sempre sentito una forte attrazione verso i mercati finanziari.
Le fluttuazioni incessanti dei numeri sembravano esercitare un fascino su di me, anche se la loro reale interpretazione mi risultava sfuggente.
Nonostante il mio percorso di studi in ragioneria, seguito da economia e commercio, comprendere appieno il funzionamento dei mercati finanziari non è stato così automatico.
O meglio, come la maggior parte delle persone, ho sempre creduto che fosse il luogo dove si potesse diventare ricchi in poco tempo facendo trading online, dove bastava imparare un metodo per iniziare a guadagnare in borsa.
Anche se sapevo che le azioni rappresentavano dei piccoli “pezzettini” di azienda, le trattavo come dei biglietti della lotteria (lottery ticket per dirla in termini che userebbe Warren Buffett), perché il mercato mi faceva credere che fosse quello il modo di trattarle.
Dopo aver completato la laurea ho trovato un classico lavoro come impiegato amministrativo anche se, rimaneva in me, il desiderio irrisolto di comprendere appieno il mondo della finanza.
Ho cercato a lungo, ma le mie ricerche sui forum e la lettura di notizie finanziarie hanno spesso portato a un vicolo cieco. Per un neofita, infatti, l’avvicinarsi a questo mondo da soli non è affatto semplice.
Nel tempo ho abbandonato più volte il tentativo ma ogni tanto nella mia mente tornava quella curiosità mai sopita finché, durante una delle mie ricerche in un noto forum finanziario, mi sono imbattuto in una discussione intitolata più o meno così: “Chi vuol guadagnare oltre il 30% all’anno?“
Come molti titoli del genere, si trattava chiaramente di uno di quegli articoli “clickbait” tanto comuni, progettati appositamente per “acchiappare polli”.
Tuttavia, in quel caso, il pollo ero io. Così, ho iniziato a seguire colui che (per semplicità chiameremo Tizio) apparentemente dimostrava una grande competenza e abilità.
Dopo alcuni mesi, Tizio iniziò a spostare la sua attività sul suo sito personale, dove per continuare a seguire i suoi segnali di trading era necessario pagare un abbonamento annuale.
Già da questo comportamento emergono dei tratti ricorrenti tipici di coloro che, almeno per il mondo finanziario, cercano di vendere qualcosa:
- Si pubblicizzano su piattaforme pubbliche o forum;
- Mettono in evidenza soprattutto le operazioni in guadagno, trascurando quelle in perdita;
- Accumulano un certo numero di follower e poi li spostano sul loro sito personale.
Ovviamente, quell’abbonamento lo pagai: circa 200 € annui, che non erano di certo una cifra da far tremare.
Ho seguito Tizio per un paio d’anni senza ottenere risultati significativi. Considerando anche le commissioni pagate ai broker, mi sono ritrovato leggermente in perdita.
In questo tipo di operatività, coloro che traevano vantaggio erano:
- Tizio, grazie agli abbonamenti pagati dai suoi follower;
- I broker, che guadagnavano dalle commissioni per ogni operazione (e a volte erano anche più di una al giorno).
Inoltre ogni tot mesi Tizio consigliava di cambiare piattaforma, a volte per un motivo, altre per un altro. Sebbene non fosse obbligatorio, seguendo il suo consiglio si ottenevano vantaggi in termini di commissioni e lui riceveva ricompense dai broker felici di ricevere nuovi clienti.
Comunque a un certo punto mi sono accorto che quel tipo di operatività non faceva per me.
Lavorando, non era semplice seguire tutti i segnali di trading. Spesso accadeva che i segnali non seguiti avessero successo, mentre quelli seguiti risultassero in perdita.
Lo stress e la frustrazione crescevano e, dopo circa due anni, ho deciso di non rinnovare più l’abbonamento annuale.
Non fraintendermi, nonostante l’esperienza non abbia portato risultati finanziari positivi, ho acquisito un bagaglio di conoscenze che mi hanno permesso di addentrarmi nel mondo finanziario. Ho imparato ad operare in borsa, ad utilizzare diversi strumenti finanziari e ho preso confidenza con le azioni di molte società quotate.
Questa esperienza mi ha insegnato che anche da situazioni negative si può trarre vantaggio. Sul campo si impara molto più che leggendo sui libri.
Dopo aver concluso la fase di trading a breve termine, ho intrapreso un’altra strada, sempre nell’ambito del trading, ma con un approccio più rilassato e una prospettiva temporale diversa.
Per circa un anno, ho seguito un’altra persona. Questa volta non si trattava di segnali, ma di imparare l’analisi tecnica basata su grafici settimanali e mensili.
Non vorrei dilungarmi troppo, ma anche in questa fase non ho ottenuto risultati concreti.
Tuttavia, ciò che ho imparato in quel periodo continua ad essere di grande valore per me: l’analisi tecnica unita a quella fondamentale sono un connubio che ogni investitore dovrebbe conoscere.
L’analisi fondamentale aiuta a selezionare i titoli migliori basandosi sui risultati dei bilanci, mentre l’analisi tecnica permette di regolare meglio i momenti d’ingresso sul mercato.
Nonostante ciò, al termine di questa seconda esperienza, mi sono sentito un po’ in crisi, soprattutto perché non riuscivo a raggiungere l’obiettivo di guadagnare tramite il trading online.
Ho pensato seriamente di smettere di interessarmi agli investimenti, ma, come all’inizio di questa avventura, qualcosa continuava a richiamarmi in questo mondo.
Un giorno, sempre nello stesso noto forum di finanza, cattura la mia attenzione una discussione con poche interazioni, che sembrava quasi trascurata rispetto alle altre.
Era una discussione sull’analisi fondamentale, ultima tra tutti gli argomenti incentrati su titoli azionari, altri strumenti finanziari, macroeconomia ecc.
Nelle settimane successive mi sono messo a leggere molti dei post disponibili e ho iniziato a esplorare un tipo di investimento molto diverso dal trading quello, appunto, dell’analisi fondamentale.
E’ qui che ho cominciato a conoscere meglio Warren Buffett, che fino ad allora avevo solo sentito nominare nelle classifiche degli uomini più ricchi.
Da questo punto di partenza poi ho ampliato le mie conoscenze attraverso altri blog, libri, interviste e tanto altro materiale.
Dopo questo lungo percorso, alla fine, ho capito che questo approccio agli investimenti si adattava meglio alla mia personalità. Quest’esperienza mi ha insegnato qualcosa di cruciale: non sono Warren Buffett.
Sebbene i miei risultati siano finalmente positivi rispetto al periodo del trading, ho commesso comunque numerosi errori e la strada per arrivare al livello dei grandi investitori è ancora lunga.
Con il senno di poi, avrei potuto ottenere risultati migliori investendo direttamente in Berkshire Hathaway fin da quando acquistai la prima azione a 133 dollari a fine 2015, invece di fare stock picking.
Tuttavia, mi piace troppo il processo di selezione delle azioni, essere sempre informato sulle dinamiche globali e nutrire una curiosità costante riguardo all’evoluzione tecnologica.
Tra tutti i difetti che ho infatti sono anche un divoratore di informazioni: leggo continuamente, guardo video tutorial e seguo corsi a gogo, come scritto prima mi piace essere informato su tutto: tecnologia, web, marketing, viaggi, crescita personale.
Cerco di non smettere mai di imparare e mi chiedo continuamente il perché delle cose cercando di analizzare soprattutto gli aspetti psicologici del perchè sono successe.
A un certo punto mi sono chiesto: perchè leggere e basta? perchè non condividere con altri quello che imparavo?
Dal 2016 quindi ho iniziato a bloggare, purtroppo sempre in maniera occasionale, visti gli impegni lavorativi e famigliari.
Devo dire che scrivere mi ha aiutato a migliorare il mio modo di pensare e a comprendere meglio alcuni concetti che, pur sembrandomi chiari, in realtà si sono rivelati meno evidenti quando li ho dovuti mettere per iscritto.
Questi in definitiva sono gli elementi che mi tengono impegnato in ciò che sto facendo tutti i giorni.
La mia storia finisce qui? Ovviamente no! La sto scrivendo ogni giorno, passo dopo passo.
Nel prossimo futuro ho intenzione di:
- essere più costante nella creazione di contenuti;
- dare un nuovo impulso nell’ambito lavorativo;
- esplorare i nuovi modi di vita che molte persone stanno adottando.
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