Dopo aver iniziato a comprare e vendere azioni una delle domande più frequenti che può sorgere è questa: ma perchè quotarsi in borsa?
Perchè le aziende si quotano?
Domande legittime che meritano un approfondimento specifico.
Seguendo le notizie finanziarie spesso ti sarà capitato di leggere di un’azienda che ha in previsione di quotarsi in borsa.
Che sia tramite una IPO o, come va di moda in questi ultimi tempi, tramite fusione con una SPAC, il risultato è sempre il medesimo: parte del capitale proprio della società verrà quotato sui mercati finanziari.
Da lì in poi vedrai le azioni negoziate e in balia degli umori di Mr Market.
PERCHE’ QUOTARSI IN BORSA
Prendo come esempio quello che ha detto l’amministratore delegato di Lavazza, durante la conference call di inizio aprile, in occasione della presentazione dei risultati 2020:
Prima di continuare quindi, visto che siamo in tema, preparati un bel caffè, che poi potrai sorseggiarlo leggendo qui di seguito i tre motivi per quotarsi in borsa secondo l’AD di Lavazza Antonio Baravalle:
1- il primo è recuperare risorse;
2- il secondo è darsi nuovi strumenti operativi interni di governance;
3- il terzo è per dare flessibilità agli azionisti che vogliono prendere strade diverse.
Facciamo un esempio su tutte e tre le motivazioni.
Raccolta di capitali
E’ interessante confrontare come raccogliere capitali attraverso la quotazione in borsa si differenzi rispetto agli altri tipi di finanziamento a cui le imprese possono ricorrere. Vediamoli tutti qui di seguito:
In questi ultimi anni si è visto come le banche abbiano erogato meno credito soprattutto alle piccole e medie imprese, un motivo in più che ha spinto molte aziende a quotarsi in borsa per raccogliere capitali.
Togliendo il 2020, anno del Covid, che pertanto è difficile prendere come riferimento, è normale quindi vedere come il 2019 sia stato un anno da record per le nuove quotazioni:
Come hai visto in tabella i diversi tipi di finanziamento si caratterizzano per approcci completamente differenti tra di loro.
Chi ha un orizzonte temporale di breve, chi invece lo ha a medio lungo termine, chi vuole una maggiore incidenza nella gestione della società e chi invece meno.
Differenze che possono far propendere un’azienda per la quotazione o meno.
Governance
Quotarsi in borsa non è una cosa automatica ed è necessario seguire una procedura fatta da diversi passaggi.
Una società con l’obiettivo della quotazione sa che dovrà migliorare la propria struttura organizzativa e manageriale al fine di garantire al mercato tutte le informazioni e i documenti necessari ad adempiere gli obblighi informativi.
La quotazione inoltre consente di creare un meccanismo di incentivi per i dipendenti: i dipendenti delle PMI quotate possono detenere partecipazioni nella società e usufruire dei benefici in qualità di azionisti, con conseguente rafforzamento del loro impegno nel proprio lavoro per il successo dell’impresa.
Flessibilità agli azionisti
La quotazione agevola l’ingresso di controparti terze nel capitale della società oppure la valorizzazione del proprio investimento per i soggetti già azionisti e che vogliono cedere la propria quota.
In quest’ultimo caso il processo di cessione delle proprie azioni, totale o anche solo parziale, sarebbe più difficile in assenza di un mercato.
Come esempio prendo la quotazione della società Masi Agricola avvenuta nel 2015, un’azienda che si occupa principalmente della produzione e della vendita di vino, con forte radicamento in Valpolicella.
Questa prima tabella evidenzia come era suddiviso l’azionariato prima e dopo la quotazione:
Con l’aumento di capitale con cui Masi Agricola entra in borsa i quattro soci iniziali vengono diluiti e viene quotato sul mercato il 23% del capitale.
In questo modo la famiglia Boscaini mantiene comunque il controllo della società senza problemi mentre chi mira ad uscire è il socio Bacco SPA.
Guarda infatti nel 2021 come è cambiato l’assetto societario:
Bacco Spa, fondo del private equity, ha venduto la sua quota rimanente a Red Circle Investments, la società di Renzo Rosso, patron di Diesel, uscendo completamente dall’azionariato.
La società di Renzo Rosso oltretutto ha racimolato altre quote direttamente dal mercato visto che ques’ultimo è sceso dal 23% al 19%.
Inutile dire che tutti questi movimenti nel capitale della società sarebbero stati più laboriosi se le azioni di Masi Agricola non fossero state quotate.
A complemento di quanto sopra descritto qui di seguito trovi una tabella ancora più dettagliata con le ragioni del quotarsi in borsa presenti nel libro IPO per le PMI italiane (editore IPSOA):
Come vedi il dettaglio è maggiore ma, più o meno, tutte le motivazioni di questa tabella si possono raggruppare nei tre perchè quotarsi in borsa individuati da Baravalle di Lavazza.
QUANTO COSTA QUOTARSI IN BORSA
Oltre al perchè quotarsi in borsa un’altra domanda a cui rispondere che trovo interessante è quanto costa quotarsi in borsa?
Ho trovato una tabella riassuntiva dei costi che deve sostenere un’azienda per quotarsi:
Come si legge i costi sono circa il 5% del controvalore complessivo dell’offerta.
Sono quindi andato a vedere in un bilancio di una delle IPO del 2019 per trovare la contabilizzazione dei costi di quotazione.
L’azienda prescelta è stata Newlat Food, il suo bilancio 2019 lo trovate qui.
In modo molto trasparente Newlat Food a pag. 162 scrive quanto ha pagato in totale per quotarsi borsa:
Poco più di 5 milioni di euro per un offerta complessiva che ha portato un incasso, tramite aumento di capitale, di circa 80 milioni.
All’incirca il costo di quotazione è stato il 6,25% dell’offerta. Non si discosta molto da quanto trovato nella tabella riassuntiva di prima.
Il costo di quotazione lo si trova anche nei movimenti del patrimonio netto sotto il nome Costi IPO:
Da ricordare infine che lo stato italiano, per favorire la quotazione in borsa, prevede anche delle agevolazioni fiscali in modo da ridurre, almeno in parte, il peso dei costi per le imprese.
CONCLUSIONI
Hai letto le motivazioni che spingono le imprese a quotarsi in borsa.
Se usata nel modo giusto la quotazione in borsa può essere molto utile per migliorare la propria governance e per raccogliere capitali da usare, sia per crescere attraverso acquisizioni, sia per fare investimenti all’interno dell’azienda.
Come investitori comunque è sempre necessario fare molta attenzione nell’investire durante la prima quotazione di una società.
“An IPO situation more closely approximates a negotiated deal. I mean, the seller decides when to come to market in most cases. And they don’t pick a time necessarily that’s good for you.”
E ancora:
“In my view, you’re way more likely to get incredible bargains in an auction market. It’s just the nature of things… Sometimes there will be IPOs in terrible markets, and they may come very cheap. But by and large, that is not when IPOs come. They come when the seller thinks that the market is ready for them. And they come with an informed seller thinking it’s a pretty good time to go public. And, you know, you’ll make better buys, in my view, in an auction market.”
Di norma la prima quotazione di una società è il momento ideale per chi vende più che per chi compra.
Quindi se già nell’investire in azioni bisogna usare cautela in situazioni normali, quando un’azienda si quota sui mercati finanziari è necessario fare doppia attenzione.
Sempre analizzare bene il contesto e fare le proprie valutazioni.
Poi Buffett si riferisce al mercato americano che, di solito, è sempre più “surriscaldato” rispetto al mercato italiano. In quest’ultimo anche le IPO potrebbero nascondere delle gradite sorprese.
Negli anni recenti infatti ci sono state delle quotazioni di piccole e medie imprese italiane che, se anche avessi deciso di investire il primo giorno di quotazione, ad oggi ti avrebbero dato molte soddisfazioni.
Mi vengono in mente aziende come Pharmanutra, Carel e Gibus solo per citarne alcune.
Infine un consiglio di lettura per chi vuole approfondire ulteriormente il tema.
La storia e le potenzialità del mercato azionario sono il tema principale del libro La quotazione in Borsa delle PMI. Esperienze imprenditoriali di successo su Euronext Growth Milan di Anna Lambiase.
“La quotazione in Borsa non è solo un’operazione di finanza straordinaria ma una strategia di crescita per le imprese volta a favorire lo sviluppo dimensionale e industriale. Una modalità nuova per raccogliere capitale e favorire il finanziamento di progetti innovativi.”
Titolo: La quotazione in borsa delle PMI.
Esperienze imprenditoriali di successo su Euronext Growth Milan Autore: Anna Lambiase Editore: Franco Angeli ISBN: 978-8835136491 Pagine: 256 Formato: Copertina flessibile Anno edizione: 2022 Prezzo intero: € 36,00
Il presente contenuto è ai soli fini didattici e di discussione, fai le tue ricerche prima di investire (do your own research before invest).